UVA, NEL MEDITERRANEO PRODUZIONI IN CALO A CAUSA DEL MALTEMPO

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Le produzioni di uva da tavola nell’area del Mediterraneo saranno leggermente inferiori in questa stagione a causa delle condizioni climatiche avverse e delle dimensioni più piccole dei grappoli delle varietà senza semi, in particolare quelle di provenienza spagnola. Tuttavia, nei paesi europei, le superfici coltivate a vigneti con varietà apirene sono in aumento.

Questo compenserà in parte il calo di volume del 2014. Oltre ai problemi legati alle produzioni, persistono attualmente difficili condizioni commerciali in tutto il continente, legate probabilmente alla presenza di frutti estivi più popolari e richiesti che stanno dominando il mercato. Robert Zerres, della Zerres Fruit Partners, in un intervista rilasciata a Fresh Fruit Portal, e come riportato da Uvadatavola.com, ha dichiarato che nell’area del Mediterraneo nella stagione 2014 ci sarà una normale produzione di uve senza semi. “In alcune zone della Spagna le dimensioni dei grappoli sono ridotte a causa del maltempo, ma i nuovi impianti compenseranno in parte il deficit”, ha confermato l’importatore. “In Italia, invece, le uve apirene e la varietà Vittoria avranno gli stessi volumi dello scorso anno, ma la qualità sarà leggermente inferiore rispetto a quella del 2013 a causa delle basse temperature che hanno interessato i vigneti durante il periodo di fioritura”.

Al contrario, André Nieuwenhuis, direttore commerciale della Olympic Fruit, afferma che le produzioni italiane saranno molto più basse in questa stagione. “Nella campagna precedente, l’Italia ha avuto una sovrapproduzione di uva, così ora i vigneti stanno producendo meno. Inoltre, ci sono stati recenti problemi di maltempo, con numerose grandinate e freddo”.

La Grecia è entrata sul mercato nel mese di agosto e sono previsti gli stessi volumi dello scorso anno anche se è troppo presto per fare previsioni sui volumi o sulla qualità. La Spagna ha già iniziato la raccolta e le prime spedizioni della varietà Sugraone. Il mercato europeo dell’uva attualmente vive un momento difficile e non sono previsti segni di miglioramento a causa dell’eccesso di offerta di frutta estiva disponibile in questo periodo che ha comportato una riduzione della domanda.

Secondo Zerres, il 95% delle uve esportate nel Regno Unito e in Scandinavia sono di varietà senza semi, una tendenza che sta prendendo piede in Europa. La Germania si sta muovendo sempre più verso le uve apirene, ma tale trend è dipendente dalla zona. Nella Germania settentrionale l’85% delle uve importate sono apirene, mentre sui mercati tedeschi meridionali sono più gettonate le varietà con semi.

In Polonia, Repubblica Ceca e in Francia l’uva tradizionale viene ancora venduta molto bene, in modo particolare quelle di provenienza siciliana. Italia e Spagna hanno convertito molti vigneti a varietà apirene, ma i consumatori interni sembrano preferire ancora le uve classiche Vittoria e Italia. Fanno eccezione le città più moderne come Milano, Roma, Genova e Torino. Per quanto riguarda l’innovazione varietale, Zerres sostiene che tutti sono alla ricerca di una varietà che somigli alla Thompson seedless, ma con shelf-life più lunga e rese maggiori. “La forma ovale dell’acino viene più apprezzata dai consumatori rispetto a quella tonda”, conclude.

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