TREVISO: ZERO BRANCO CELEBRA IL SUO STORICO PEPERONE

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Il peperone occupa un capitolo importante della storia agricola di Zero Branco, in provincia di Treviso. Era coltivato in quasi tutte le aziende e godeva di grande prestigio nei mercati, con quotazioni che soddisfacevano ampiamente gli agricoltori.

 

Di tanta storia e di tanta produzione non restano, in sostanza, che il ricordo, la tradizione e, soprattutto, la popolarissima festa che ogni anno viene celebrata in suo onore. Incomincerà, quest’anno, il 29 agosto e terminerà l’8 settembre. Il momento clou sarà la mostra interprovinciale, arrivata alla 47’ edizione, nella quale si potranno ammirare il fiore della produzione di peperone del posto, che viene coltivato ancora da una manciata di aziende, e i tanti prodotti orticoli locali che rappresentano la ricchezza dell’agricoltura di un’ampia area tra le province di Treviso, Venezia e Padova, fertilizzata da una rete di acque di fiumi di risorgiva (Sile, Dese, Zero, Marzenego), le quali sono miracolose per prodotti come il radicchio rosso di Treviso e variegato di Castelfranco, l’asparago e la patata americana.

OPO Veneto da sempre è presente in forza alla Festa del peperone di Zero Branco, dove ha la sua sede centrale. Allestisce uno stand che è tra i più visitati. “E’ un appuntamento importante per noi, rileva Paolo Zanibellato, OPO Veneto, perché rafforza il nostro legame con il territorio e con la sua storia orticola, fatta di produzioni di alta qualità, coltivate in un territorio dove da sempre è un valore il rispetto della natura e delle buone pratiche agricole”.

La crescente sensibilità ambientale degli orticoltori e l’impegno per produzioni di qualità, che le mostre del peperone hanno documentato negli anni sono messe in evidenza anche dal sindaco di Zero Branco Giorgio Feston e da Renzo Benozzi, presidente della Pro loco, regista della manifestazione. Un tempo a Zero Branco e dintorni si coltivava soprattutto il “Quadrato d’Asti”, generoso, carnoso, bello, una meraviglia in cucina. Negli anni è stato in gran parte soppiantato dalla varietà Clovis, che cresce bene in serra e dà soddisfazione ai pochi coltivatori che ancora credono nell’ortaggio. La produzione, che nelle ultime stagioni si è attestata a poche centinaia di quintali, quest’anno registra un ulteriore calo di produzione, causato dal maltempo. “La festa del Peperone, comunque non ne risentirà, commenta Paolo Zanibellato (nella foto), OPO Veneto: è un appuntamento consolidato e tra i più frequentati della zona, che si presenta come una efficace vetrina di tutta la produzione orticola del territorio. Un’occasione anche per fare il punto su produzioni, mercato e reddito delle aziende”.

Nel Veneto si stima che gli ettari a peperone siano all’incirca 200 per una produzione di 95 mila quintali. (fonte: Ortoveneto)

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