MORTO A 102 ANNI ALBERTO RIZZOTTI, PIONIERE DEL GIORNALISMO AGRARIO. FONDÒ L’INFORMATORE AGRARIO

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Nella serata di venerdì scorso, 22 agosto, è morto all’età di 102 anni Alberto Rizzotti (nella foto), fondatore e presidente onorario di Edizioni L’Informatore agrario, casa editrice con sede a Verona, che da oltre 65 anni offre un servizio di informazione specializzato a professionisti e appassionati di agricoltura in tutta Italia. Lascia i figli Elena e Giovanni.

Rizzotti, nato il 3 maggio 1912 a San Pietro in Cariano, si era laureato in Scienze Agrarie a Bologna nel 1936. Era un agronomo autentico pioniere del giornalismo agrario (era diventato giornalista professionista nel 1961) che ha dato vita nel 1945, a guerra appena conclusa, a uno dei primi bollettini informativi per aggiornare e formare gli agricoltori.

“Un uomo che con la sua tenacia, determinazione e intelligenza ha portato la casa editrice a rappresentare il punto di riferimento per il mondo agricolo italiano”, commenta la figlia Elena Rizzotti, presidente di Edizioni L’Informatore Agrario. I funerali si svolgeranno mercoledì 27 agosto alle 10.30 nella chiesa di San Francesco all’Arsenale, a Borgo Trento, a Verona. “L’informatore Agrario” è nato come mensile, all’inizio dell’ottobre 1945. Sul primo numero Alberto Rizzotti definì con lungimiranza e chiarezza l’impostazione della rivista: “Sarà nostra cura fornire l’agricoltore e il professionista di tutti quei dati pratici che potranno loro facilitare lo svolgimento del lavoro e delle pratiche. Forte del successo riscontrato e dei suoi primi 625 abbonamenti, L’informatore Agrario diventò dopo breve tempo quindicinale e, dal 1952, settimanale. “Lavoro senza sosta – diceva all’epoca il suo fondatore. Mi impegno, dunque, senza soste, perché, oltre al lavoro del mio studio professionale, svolgo tutto quello dell’Informatore Agrario. Faccio il direttore, il redattore, l’amministratore, acquisisco la pubblicità e gli abbonamenti”. Una dedizione assoluta, mentre Verona era ancora ingombra di macerie, che nel tempo ha alimentato l’autorevolezza del periodico, rendendolo testimone e interprete del progresso dell’agricoltura nazionale. Su suo impulso, alla casa editrice collaborano infatti i maggiori studiosi e ricercatori delle più rinomate università nazionali, oltre agli esperti e ai tecnici agricoli di tutte le regioni d’Italia. Personalità di forte temperamento e carismatica, precursore delle esigenze del mondo agricolo italiano, divulgatore convinto, Alberto Rizzotti ha ampliato la casa editrice, coinvolgendo nella sua passione la famiglia e fondando nel 1983 il mensile “Vita in Campagna”, dedicato agli appassionati di agricoltura per hobby. Nel 2004 la casa editrice si è inoltre arricchita di una nuova testata, il mensile di meccanica agraria “MAD-Macchine Agricole Domani”. Su impulso di Alberto Rizzotti, Edizioni L’Informatore Agrario si è anche distinta per la pubblicazione di libri specializzati e per la presenza alle manifestazioni di maggiore rilievo nel settore. Il presidente di Confeuro Rocco Tiso ricorda così Alberto Rizzotti. “È stato un uomo che si è sempre battuto per il mondo agricolo e perché le istituzioni nazionali ne riconoscessero il valore. La sua perdita – dichiara Tiso – lascia un vuoto difficilmente colmabile, ma anche una traccia da seguire per rilanciare i valori morali del mondo agricolo e fare in modo che questi divengano fondanti nelle prossime generazioni. Lo storico fondatore e presidente onorario di Edizioni L’informatore Agrario, è stato tra i primi a capire l’importanza di estendere i saperi all’interno del mondo agricolo per poi esportarne la bellezza in tutto il paese. La Confeuro – conclude Tiso – si stringe attorno ai suoi cari e saluta con stima e affetto un uomo che ha fatto del bene all’agricoltura italiana.

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