Da gennaio a ottobre 2019 il consumo di ortofrutta fresca in Spagna ha raggiunto 6.674 milioni di chili e 10,2 miliardi di euro, con un incremento rispettivamente dell’1% e del 3% rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente. A dirlo sono gli ultimi dati aggiornati forniti dal ministero spagnolo dell’Agricoltura
Il consumo di frutta fresca da parte delle famiglie è aumentato dell’1,3% fino a ottobre 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018 e la spesa è aumentata dello 0,3%, per un totale di 5.449 milioni di euro, con le banane che si sono distinte con 472 milioni di chili (+5%), le mele con 363 milioni di chili (+3%), l’anguria con 342 milioni di chili (+4,5%) e il melone con 342 milioni di chili (+3%) nel gruppo dei principali frutti consumati. In calo invece il consumo di frutta con nocciolo come la pesca, con l’1,7% in meno e 135 milioni di chili e l’albicocca con il 3% in meno e 40 milioni di chili.
La domanda di verdure fresche fino a ottobre 2019 è aumentata dello 0,5% con 2.226 milioni di chili e la spesa del 5,6%, per un totale di 4.154 milioni di euro, con l’evoluzione positiva delle due verdure più consumate nelle case: il pomodoro, con l’1% in più e 533 milioni di chili e la cipolla con l’1,2% in più e 275 milioni di chili. Degna di nota è anche la forte crescita della domanda di cavoli, con il 222% in più e 155 milioni di chili.
Per quanto riguarda la patata, i consumi nei primi dieci mesi dell’anno sono stati pari a 771 milioni di chili, in calo dell’1,7%, mentre la spesa è cresciuta del 15,5% a 691 milioni di euro.
In totale, il consumo pro capite di frutta e verdura fino a ottobre 2019 era di 168,4 chili all’anno, di cui 91,3 chili per la frutta, 57 chili per la frutta e 20 chili per la patata. Secondo FEPEX, l’associazione degli esportatori ortofrutticoli spagnoli, la graduale crescita della domanda delle famiglie comincia a riflettere l’interesse dei consumatori a mantenere una dieta sana.