“Le guerre commerciali e gli embarghi non servono, anzi rischiano di compromettere ancora di più le economie mondiali”. È questo il secco commento di Confagricoltura alla dura presa di posizione di Mosca che ha previsto un embargo durissimo applicato a molti prodotti agroalimentari originari anche dall’Europa, tra i quali ortofrutta, carni bovine, suine e pollame, prodotti lattiero-caseari ed ittici, varie preparazioni alimentari anche a base di carni, salumi (leggi news).
“Siamo molto preoccupati per l’evoluzione della situazione e per le ripercussioni che tale decisione può avere per gli equilibri di mercato e per l’agricoltura e l’agroalimentare italiano ed europeo – ha dichiarato il presidente di Confagricoltura Mario Guidi (nella foto) -. Gli scambi commerciali sono uno strumento di crescita e di sviluppo, non devono divenire una base di contenzioso tra Paesi che vincola i commerci, determina squilibri di mercato e, in ultima analisi, mette a rischio le imprese, pregiudica la stabilità ed il progresso delle economie”.
“Sono a rischio miliardi di euro in beni che ogni anno l’Europa commercializza in Russia – ha ricordato Guidi – . La bilancia commerciale agroalimentare UE-Russia è largamente in attivo e nel 2013 ha superato la soglia dei 10 miliardi di euro”.
Confagricoltura fa presente che, tra i principali prodotti esportati dall’Europa verso Mosca, c’è l’ortofrutta (prima voce dell’export europeo con quasi due miliardi di euro esportati); seguono, subito dopo, carni, bevande – tra cui il vino, che comunque non è oggetto dell’embargo e prodotti lattiero caseari. Tutti comparti essenziali nei quali l’Italia è leader ed anche protagonista delle esportazioni. “Il divieto di esportare prodotti ortofrutticoli – commenta infine il presidente di Confagricoltura – impatta su questo comparto in una fase delicatissima considerata la crisi della frutta estiva. Domani (oggi per chi legge, ndr) è prevista a Bruxelles una riunione del mondo agricolo con la Commissione europea per discutere di eventuali rimedi alla difficile situazione, è urgente che l’Europa faccia sentire con forza la sua voce”.
Esportazioni europee agroalimentari verso la Russia | ||||
(elaborazione Centro Studi Confagricoltura su dati Eurostat – 2013) | ||||
milioni di euro | % sul tot export | |||
Frutta | 1.259 | 10,6% | ||
Ortaggi | 769 | 6,5% | ||
Ortofrutta | 2.028 | 17,1% | ||
Carni | 1.618 | 13,6% | ||
Bevande* | 1.557 | 13,1% | ||
Lattierocaseari | 1.465 | 12,3% | ||
Sub totale | 6.668 | 56,2% | ||
Totale | 11.866 | 100,0% | ||
*compresi vini ed alcolici | ||||
Bilancia commerciale agroalimentare UE28-Russia |
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(elaborazione Centro Studi Confagricoltura su dati Eurostat – 2013) | ||||
Anno | Import in UE dalla Russia | Export dall’UE verso la Russia | Saldo | |
milioni di eur | milioni di eur | milioni di eur | ||
2007 | 806 | 7.531 | +6.725 | |
2008 | 856 | 8.654 | +7.798 | |
2009 | 720 | 6.826 | +6.106 | |
2010 | 684 | 9.136 | +8.452 | |
2011 | 1.110 | 10.401 | +9.291 | |
2012 | 1.838 | 11.375 | +9.537 | |
2013 | 1.660 | 11.866 | +10.206 |