"Finalmente, dopo mesi di silenzio assordante, i rappresentanti delle organizzazioni agricole Biscegliesi si svegliano e si accorgono della grave crisi che sta attanagliando il settore ed in particolare il comparto della frutta". Il commento è di Enzo Di Pierro (nella foto), ex assessore all’Agricoltura di Bisceglie, dopo la riflessione di Gianni Porcelli, e Giacomo Patruno (leggi news).
"Sono, ormai, mesi – scrive Di Pierro, come riporta Bisceglielive – che i prezzi della frutta, sono ai minimi: dalle ciliegie, 1 euro in meno al chilo rispetto allo scorso anno, alle pesche, a circa 20/30 centesimi al chilo, alle angurie, a 7 centesimi il chilogrammo. Tutto al di sotto dei prezzi di produzione".
"Alla grande distribuzione – aggiunge – che affama i produttori e che stabilisce regole insostenibili con le quali le stesse organizzazioni hanno rapporti costanti, che sfociano in accordi mai rispettati, come quelli che vengoni richiesti da Porcelli, si è aggiunto il caldo torrido di questi ultimi giorni a far aumentare i costi, che gravano sui prodotti, vedi gasolio e energia elettrica per l’emungimento delle acque di irrigazione, diventati ormai proibitivi. È ora che le rappresentanze agricole, facciano meno articoli sui giornali e più fatti, visto che le “riserve” fatte nell’articolo sono datate ed anzi ataviche".
"Ricordo, inoltre, adesso che si vuol far intervenire la politica – sottolinea polemicamente l’ex responsabile delle politiche agricole del Comune di Bisceglie – che cinque anni fa la Confagricoltura ringraziava la nuova Amministrazione Comunale, appena eletta, per l’istituzione, per la prima volta, dell’Assessorato all’Agricoltura, con un manifesto pubblico, ora che di questo assessorato non c’è più traccia chi deve intervenire, con chi devono parlare, cosa ne pensano? Credo che la risposta non arriverà mai, anche perchè la stessa Confagricoltura ha contribuito, per motivi personali di alcuni dirigenti, a far si che il mondo agricolo si presentasse diviso, alle scorse elezioni comunali, precludendo, la possibilità di avere più peso nell’amministrazione della città stessa». «Mi chiedo, ancora una volta – conclude Di Pierro – se questo articolo non è altro che “un sogno di una notte di mezza estate”.
