Un tavolo di emergenza per fare il punto sulla grave situazione provocata dalla diffusione della cimice asiatica nel nostro Paese e, al contempo, individuare nuove strategie di difesa e lotta.
E’ questa la richiesta di Italia Ortofrutta – Unione Nazionale fatta pervenire lo scorso lunedì 26 agosto al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo.
“I danni alle colture ortofrutticole in particolare su melo, pero, pesco e nocciolo sono ingentissimi ed è forte la preoccupazione del mondo produttivo, in particolare delle Organizzazioni di Produttori, anche per l’assenza di strumenti e strategie di difesa efficaci”, si legge nella missiva a firma del direttore dell’Unione Vincenzo Falconi.
“La nostra è una richiesta volta all’apertura di un tavolo che coinvolga tutti gli attori a vario titolo interessati a tale problematica, dal mondo delle Organizzazioni dei produttori agli Istituti di ricerca pubblici e privati ”, spiega Falconi al Corriere Ortofrutticolo. “L’idea è avere una maggiore e condivisa conoscenza delle linee di ricerca e prove sperimentali che vari soggetti stanno testando per provare a controllare tale insetto. E’ necessario trasferire subito in campo le tecniche di difesa che si stanno sperimentando anche per provare a contenere la diffusione di questo insetto in aree non ancora colpite”.
“Vista la gravità della situazione che potenzialmente mette a rischio l’intera produzione frutticola del Centro Nord Italia potrebbe anche essere opportuno – continua il direttore di Italia Ortofrutta – valutare eventuali deroghe agli attuali disciplinari di difesa per colture interessate dal problema ed intervenire con interventi di lotta straordinari”. (cb)