E’ partita la campagna di raccolta di pesche e nettarine in Emilia Romagna e i primi risultati non sembrano essere troppo confortanti. A sostenerlo è Giancarlo Minguzzi (nella foto), presidente di Fruitimprese Emilia-Romagna e della OP Minguzzi Spa di Alfonsine (Ravenna).
“La partenza della campagna ha un po’ tradito le attese. Si è registrata infatti una grande concentrazione sul mercato di prodotto nazionale a causa del forte anticipo di raccolta delle prime varietà in Emilia Romagna quasi in coincidenza con le operazioni di raccolta nel Sud Italia. Un eccesso di offerta che ha indebolito il mercato per cui i buoni prezzi registrati negli ultimi due anni nel mese di giugno non si stanno confermando nel 2014, con una differenza a oggi di -40 centesimi al chilo. A questo quadro si aggiunge – negativamente – la produzione spagnola con l’entrata in produzione, anche qui in anticipo, della principale area peschicola iberica, quella di Lerida. Ci attendiamo quindi un mese di sofferenze per pesche e nettarine sul fronte dei prezzi mentre la qualità del prodotto si annuncia ottima, specialmente in Romagna.
Diversa la situazione di un’altra produzione tipicamente estiva come quella delle albicocche. Grazie ad un aumento di produzione delle nuove varietà "carmingo", più colorate e di migliore consistenza, il mercato é decisamente più brillante degli anni scorsi”.