“Non sono assolutamente d’accordo con chi sostiene che gli spagnoli siano più bravi a livello produttivo o sotto il profilo commerciale; credo piuttosto che sia un problema di ‘sistema Paese’, in termini di costi energetici e di manodopera; una criticità che bisogna affrontare anche con il sostegno delle Istituzioni”. A sostenerlo è Davide Vernocchi, presidente di Apo Conerpo, che non nasconde la soddisfazione per l’avvio di uno studio commissionato dalla Commissione europea per la valutazione dell’incidenza del costo del lavoro nei diversi paesi dell’Unione che verrà presentato entro fine anno. “Quando si parla di concorrenza sleale bisogna tenere conto di tutti questi fattori che incidono enormemente sul prezzo finale. A livello europeo è giusto che tutti gli stati membri possano combattere ‘ad armi pari’. L’ho sempre sostenuto e continuerò a farlo”.
Un’ulteriore minaccia, di cui secondo Vernocchi si parla ancora troppo poco tra gli addetti ai lavori, è data dal cambiamento climatico in atto. “Quando la pianta è sottoposta a stress termici la sua produttività inevitabilmente si riduce andandone a scapito della qualità; in più il caldo genera la proliferazione di insetti, parassiti e patologie che vanno a compromettere il risultato finale. Ad oggi i produttori non hanno ancora tutti gli strumenti idonei a far fronte a tutto questo con conseguenze sulla produzione e, dunque, sulla loro redditività. Un tema ampio, complesso quanto preoccupante di cui ancora nel settore si parla troppo poco”. (c.b.)