Circa sette milioni di euro di sequestri preventivi e quattro imprenditori sotto indagine per intermediazione illecita e sfruttamento dei lavoratori. Questo l’esito di un’operazione contro il caporalato eseguita ieri dai carabinieri nei campi agricoli del litorale jonico lucano. I militari dell’Arma hanno operato in diversi Comuni del Materano, tra cui Scanzano Jonico e Tursi (Matera). I sequestri preventivi, disposti dal gip di Matera Angela Rosa Nettis, fanno riferimento a un’inchiesta che nel gennaio scorso portò a 12 arresti e altre due misure restrittive per lo sfruttamento di lavoratori stranieri (nella maggior parte romeni) impegnati nella raccolta di frutta e verdura nei campi agricoli della fascia jonica metapontina e costretti a lavorare fino a 14 ore consecutive con un salario medio di 3,5 euro. I carabinieri hanno posto sotto sequestro diversi conti correnti, cinque aziende agricole, terreni, prefabbricati, mezzi e attrezzature aziendali. I particolari dell’operazione sono stati illustrati stamani, in una conferenza stampa, dal Procuratore della Repubblica di Matera, Pietro Argentino, dal pm Annafranca Ventricelli, e dal comandante provinciale dei carabinieri, tenente colonnello Samuele Sighinolfi.