È il suicidio l’ipotesi più accreditata dagli inquirenti sulla morte di un uomo di 77 anni, fondatore di un’azienda ortofrutticola di Albaredo d’Adige (Verona) ora condotta dal figlio, che ha preso le redini dell’impresa e l’ha allargata avviando nuovi business con l’estero e in particolare con la Russia, la Tunisia e la Repubblica Ceca.
L’imprenditore scaligero, vedovo, è stato trovato senza vita davanti alla sua villetta nel paese della Bassa veronese. Secondo gli investigatori l’uomo ha preparato nei dettagli le modalità per togliersi la vita. Ha preso il suo fucile e s’è sparato ma non è stato sufficiente per morire sul colpo: ferito, sanguinante, ha aperto la porta-finestra della camera da letto, al primo piano della casa, e poi si è gettato nel giardino, dove attorno alle 8,30 di ieri mattina l’ha trovato senza vita la donna che lo aiutava nelle faccende domestiche.
In un primo momento si era pensato ad un omicidio o una rapina finita male, ma non sono state rilevate effrazioni nell’abitazione, dove non manca nulla, oggetti di valore compresi. L’ipotesi con il passare delle ore e degli accertamenti e rilievi della polizia scientifica è poi scemata del tutto.
Dalle prime testimonianze i motivi del presunto gesto estremo rimarrebbero, al momento, ancora un mistero.
Le indagini comunque proseguono e sul corpo della vittima è stata disposta l’autopsia. (e.z.)