ASSEMBLEA FRUITIMPRESE, SALVI: “FARE SISTEMA PER CONQUISTARE LA LEADERSHIP NEI MERCATI”

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“L’Italia è leader europea in molte produzioni ortofrutticole ma troppo spesso non ha una vera leadership di mercato. Per cambiare passo è indispensabile fare più sistema anche con le altre organizzazioni del settore, spingere sull’aggregazione e creare un’unica fiera nazionale dell’ortofrutta che ci rappresenti nel mondo”.

Parte da questo concetto Marco Salvi, presidente di FruitImprese, per descrivere l’attuale situazione del comparto ortofrutticolo italiano proponendo la ricetta necessaria per tornare ad essere davvero altamente competitivi sui mercati. L’occasione è stata la 65esima assemblea di FruitImprese che si è tenuta ieri, mercoledì 7 maggio a Roma, al Grand Hotel Plaza.

“Imprese e mercato: analisi, previsioni, prospettive” era il titolo del convegno, moderato dal giornalista Rai Attilio Romita, organizzato in occasione dell’assemblea a cui oltre a Salvi hanno partecipato Roberto della Casa, docente dell’università di Bologna – polo di Forlì, Nazario Battelli, presidente di Ortofrutta Italia, Mario Guidi, presidente di Confagricoltura, a cui si è aggiunto durante l’incontro il vice ministro delle Politiche Agricole Andrea Olivero. Nutrita e molto qualificata la platea presente all’incontro, a cui hanno preso parte i principali protagonisti del mondo ortofrutticolo italiano.

Salvi nel suo intervento ha sottolineato comunque come l’export di ortofrutta abbia chiuso il 2013 con una crescita a valore del 5% a 4,1 miliardi di euro e un calo dei volumi di quasi il 7%. Il saldo nel complesso rimane positivo con oltre un miliardo di euro a valore, tuttavia in diminuzione di oltre il 12% rispetto al 2012. Per quanto riguarda nello specifico le produzioni, ha dato risultati particolarmente buoni l’export di mele (che rappresenta il 40% dell’ortofrutta inviata all’estero) e kiwi (circa l’80% di quanto viene prodotto viene esportato), seguiti da pere, pesche e nettarine. Per quanto riguarda le importazioni spiccano le performances sviluppate sulle banane, che con 655 mila tonnellate nel 2013 (+6% sul 2012) rappresentano il 48% di tutta la frutta importata, seguite da ananas e frutta secca.

Il presidente di FruitImprese ha poi ricordato come l’incapacità del sistema italiano di avere davvero la leadership di mercato si causata anche da alcuni fattori come gli alti costi a carico delle imprese (manodopera, logistica, energia, fisco e burocrazia), l’assenza di una armonizzazione sul tema fitosanitario (su cui il Cso potrebbe diventare portavoce nazionale) , il mancato sfruttamento di organismi già presenti, come la stessa Oi, Organizzazione interprofessionale dell’ortofrutta, che va potenziato. Secondo Salvi, inoltre, il comparto non deve “scivolare” in un’ottica di mercato legata alle commodities ma puntare a salire nell’olimpo dell’eccellenza.

Salvi, rivolgendosi idealmente all’Unione Europea, ha quindi fatto delle precise richieste, chiedendo: un ruolo di rappresentanza a Bruxelles, una armonizzazione fitosanitaria, una politica sull’export univoca e reciprocità nei rapporti commerciali con gli altri Paesi, un controllo della distribuzione degli aiuti comunitari, meno burocrazia. Al Governo Renzi, rappresentato nell’occasione dal vice ministro Olivero, si richiede invece di avere più peso in Europa, più politiche di espansione commerciale, meno spreco di risorse comunitarie, più azioni di promozione dei consumi, più tutela degli anelli deboli della filiera, come implementare bene l’art. 62, ruolo nella cabina di regia per l’internazionalizzazione per le imprese.

Olivero, dopo aver recepito l’imput arrivato dal leader di Fruitimprese, ha ricordato come uno degli errori più grandi degli ultimi anni sia stato quello di non aver preso sufficientemente in considerazione il settore agricolo, grande assente delle ultime tre leggi di stabilità, prima di quella attuale, nonostante sia il settore che meglio ha retto alla crisi. Olivero ha inoltre citato l’Expo 2015 di Milano, come grande occasione per il Paese solo se si sapranno sfruttare concretamente le sue potenzialità. Un appuntamento in cui si potranno unire le eccellenze del made in Italy.

La prima parte del convegno, invece, è stata dominata dall’analisi del comparto effettuata da Della Casa, che si è concentrato in particolar modo sulla necessità di rivedere il rapporto tra produzione e grande distribuzione. Per Della Casa il mondo produttivo deve guardare con un’ottica diversa il punto vendita dei supermercati, che deve diventare il luogo dove “conquistare” il consumatore. È stata presa inoltre in considerazione il progressivo cambiamento del posizionamento dei discount, che si stanno sempre più avvicinando al supermercato come impostazione e percezione del consumatore. Quindi la produzione in questo processo deve essere in grado di segmentare maggiormente l’offerta. Serve i sostanza un cambiamento di approccio. Della Casa ha preso in esame alcuni “casi studio” – dal melone al kiwi alla Iv gamma – dove è stato sottolineato che la maggior collaborazione tra produzione e gdo ha portato incrementi di vendita con vantaggi per tutta la filiera.

Il presidente di Confagricoltura Mario Guidi nel suo intervento ha poi lanciato una provocazione a tutto il settore, parlando della difficile situazione economica in atto: “"Io non spero in una ripresa: perché il nostro Paese è come un malato convalescente sotto cura antibiotica. Se oggi la interrompesse a metà, il rischio di una ricaduta sarebbe ancora peggiore. Non siamo ancora pronti ad uscire dalla crisi. "Se sapremo rispondere all’esigenza di cambiamento che ci viene dalla crisi allora potremo portare a piena espressione il nostro potenziale. Per farlo, tuttavia, dobbiamo muoverci tutti in una stessa direzione ", ha dichiarato Guidi.

Nazario Battelli, presidente di Ortofrutta Italia, infine, ha presentato l’attività dell’organismo interprofessionale soffermandosi tra l’altro su alcuni punti come il riutilizzo del “pastazzo” degli agrumi, la coesistenza tra Oi nazionali e l’Oi Pera, l’accordo inteprofessionale kiwi 2013-2014, la filiera dell’uva da tavola, la promozione e comunicazione su pesche e nettarine.

 

Emanuele Zanini


Nella foto un momento del convegno all’assemblea FruiImprese. Da sinistra: Roberto Della Casa, Nazario Battelli, Attilio Romita, MArio Guidi, Marco Salvi

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