IMPORT E DAZI IN ENTRATA, IL MAROCCO GRIDA ALLO SCANDALO MA L’UE NON CI STA

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L’incontro si è tenuto il 23 aprile scorso in Marocco ma in realtà è stato solo una mera formalizzazione di quanto stabilito con l’approvazione della Pac nel giugno dello scorso anno. A seguito del meeting con la delegazione Ue i funzionari marocchini hanno gridato allo scandalo, sostenendo che le modifiche agli accordi commerciali tra le parti, in vigore dal prossimo ottobre, avranno un impatto gravissimo sulle spedizioni di frutta e verdura del Paese nordafricano.

Tuttavia l’Unione europea rispedisce al mittente le accuse dichiarando che le nuove regole non sono un affronto ai produttori marocchini ma verranno applicate a tutti i prodotti ortofrutticoli in entrata provenienti da Paesi extra comunitari. Le modifiche sono infatti state applicate dall’Ue in seguito a pressioni da parte degli Stati membri e dei deputati del Parlamento europeo. L’accordo politico è stato quello di allineare il sistema dei prezzi all’entrata (Entry Price Sistem) a quello applicato ad altri prodotti.

In sintesi, i prezzi di sdoganamento verranno calcolati in base alla fattura di consegna individuale o allo Standard Import Value (SIV), pubblicato quotidianamente dalla Commissione europea per ogni Paese e per ciascun singolo prodotto in entrata. Al momento c’è una terza opzione, che vale solo per il comparto ortofrutticolo e non per le altre merci, che permette di fissare un "prezzo deduttivo”, consentendo cioè di ridurre o evitare l’imposizione di specifici dazi aggiuntivi. È un sistema poco trasparente ed è proprio su questo punto che da sempre si sono rivolte le accuse dei membri europei.

Facendo un esempio pratico, ad oggi, in molti casi al momento dell’arrivo di un camion di pomodori a Perpignan (Francia) il suo prezzo di vendita non è conosciuto in anticipo dall’esportatore; chi riceve la merce, dunque, dovrà vendere i prodotti al prezzo di mercato e cercare di ottenere quello più alto possibile. Una volta fatto questo, lo sdoganamento del camion è completato sulla base del prezzo medio di vendita applicato al lotto più grande. Da ottobre però fissare i prezzi sulla base del metodo deduttivo non sarà più un’opzione possibile, i prezzi saranno al contrario stabiliti automaticamente all’arrivo delle merci in base al SIV del giorno.

Dal Marocco fanno sapere che tali modifiche interesseranno tra il 30 e il 50% degli esportatori di pomodori del paese ma il portavoce della Commissione europea per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale, Roger Waite, ribadendo che le nuove norme non si applicano in particolare al singolo paese, sottolinea che non coinvolgeranno nemmeno le quote di importazione preferenziali concesse agli esportatori di pomodori. I delegati europei sono arrivati a Meknès, in Marocco, il 23 aprile scorso in occasione dell’apertura della fiera agricola SIAM che si concluderà il prossimo 3 maggio. Durante l’evento sono in programma discussioni, incontri e workshop a cui prenderà parte tra gli altri il direttore generale del Dipartimento dell’Agricoltura della Commissione europea, Pavel Jerzy Plewa. (c.b.)

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