MERCATO DI NAPOLI, VIA LIBERA AL PIANO DI RIENTRO DEL CAAN. “FALLIMENTO SCONGIURATO”

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Il Tribunale di Nola dichiara aperta la procedura di concordato preventivo della società consortile Centro Agro Alimentare di Napoli e dispone l’adunanza dei creditori per il prossimo 28 maggio. È quanto si legge nel decreto a firma del giudice delegato e trasmesso al Caan, la partecipata del Comune di Napoli che gestisce i mercati agroalimentari all’ingrosso del capoluogo, della quale Palazzo San Giacomo detiene oltre il 70% delle quote azionarie. L’ammissione alla procedura concordataria significa aver scongiurato il fallimento, garantito la continuità aziendale e salvaguardato gli oltre duemila posti di lavoro che, tra diretti, indiretti e indotto, conta il Centro agro alimentare.

“Siamo fortemente soddisfatti per la decisione presa dal Tribunale di Nola” dichiara il Vicesindaco con delega al Bilancio Enrico Panini. “Il Caan possiede tutte le carte in regola per divenire un Polo di eccellenza dell’agro alimentare campano. Una struttura mercatale di riferimento per l’intero comparto del ‘buon cibo’ non solo in Italia ma, forte della sua posizione geografica privilegiata, anche per il resto dei Mercati del Mediterraneo. L’Amministrazione ha voluto fortemente evitare il fallimento di questa sua partecipata che produce utili e dà lavoro ad oltre duemila persone e che rappresenta un essenziale servizio per i cittadini e gli operatori della città. Con l’apertura della procedura concordataria, dunque, si prospetta il rilancio della Società e la salvaguardia di tutti i suoi posti di lavoro”.

Carmine Giordano

Alla soddisfazione del vicesindaco Panini, si unisce quella del presidente CAAN Carmine Giordano.

“Si tratta di un importante traguardo, frutto di un intenso lavoro di squadra portato avanti dal management della società, di concerto con i dipendenti, i consulenti ed il socio di maggioranza, cui va il mio profondo ringraziamento. Da mesi ormai siamo impegnati su un doppio binario – prosegue Giordano –. Da un lato il risanamento dei conti e la soddisfazione dei creditori, dall’altro il rilancio della società quale polo strategico dell’agroalimentare campano. Continueremo in questa direzione, da adesso con una marcia in più, convinti di poter arrivare presto all’omologa del Concordato”.

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