CILIEGIE DI MAROSTICA IGP IN ARRIVO A INIZIO MAGGIO

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E’ stata bellissima la fioritura dei ciliegi sulle colline di Marostica e dintorni, un territorio di 11 comuni vicentini tra i fiumi Astico e Brenta. E’ arrivata con una quindicina di giorni di anticipo sorprendendo per abbondanza e omogeneità. Promette una grande produzione, sempre che il tempo non tradisca come è accaduto nella passata stagione, “assassinata” dalle piogge. O che non grandini.

Le prime ciliegie precoci 2014, come le Sandre, tipica varietà locale, si potranno gustare già ai primi di maggio: il frutto, infatti, matura circa quaranta giorni dopo la fioritura. Il territorio di Marostica gode di un eccezionale microclima che offre ottime condizioni di sviluppo sia alle varietà precoci che alle tardive. Le sue ciliegie sono state le prime in Italia a ottenere il riconoscimento europeo Igp, l’indicazione geografica protetta, grazie alla loro specifica identità territoriale e ambientale e alla loro eccellente qualità. In un incontro, organizzato a Mason Vicentino dal Consorzio di Tutela, presieduto da Giuseppe Zuech (nella foto  a fianco), si è fatto il punto sulla coltivazione di ciliegie nell’area di Marostica e nella vicina Valle del Chiampo, sempre in territorio vicentino: sono due territori collinari dove la cerasicoltura negli ultimi anni è cresciuta soprattutto in termini innovativi. Hanno comuni problemi, con produzioni che si integrano e si completano.

E’ intervenuto Francesco Arrigoni (nella foto a fianco), direttore di OPO Veneto, organizzazione di produttori da anni attiva sia nel comprensorio della ciliegia di Marostica che di quella di Chiampo. In entrambe le aree OPO Veneto associa produttori molto attenti alla qualità ed allo sviluppo di una cerasicoltura sostenibile, che sta guardando con grande interesse ai principi della biodiversità. Molti i temi affrontati nell’incontro, al quale hanno partecipato quasi un centinaio di produttori. Si è parlato di marketing e di strategie commerciali da impostare in maniera coordinata ottimizzando le limitate risorse disponibili, di organizzazione di filiera e dei produttori.

E’ stata lanciata una campagna di prevenzione sistematica per contrastare la temuta presenza della mosca del ciliegio, la micidiale Drosophila Suzuki, un piccolo insetto polifago che provoca il deterioramento dei frutti. Sono stati illustrati i possibili trattamenti con prodotti sostenibili, rispettosi dell’ecosistema. Si sta facendo un largo uso di trappole attrattive, capaci di contrastare il terribile “killer” che si è visto sulle colline di Marostica sul finire della passata stagione.

Per Giuseppe Zuech, presidente del Consorzio di tutela della ciliegia Igp, si sta facendo un eccellente lavoro preventivo che dovrebbe dare buoni risultati. “Siamo sulla buona strada, rileva; stiamo creando le condizioni per bloccare il parassita e per dare vigore alla cerasicoltura sulle colline vicentine sia sotto l’aspetto economico che ambientale e paesaggistico”.

Nell’area collinare, tra i fiumi Astico e Brenta si raccolgono poco meno di 10 mila quintali di ciliegie; la produzione Igp si avvicina ai 1.500 quintali.

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