Andamento altalenante per il mercato di Lusia (Rovigo) a marzo. La situazione meteorologica nel mese scorso si è aperta all’insegna del bel tempo con giornate di sole e temperature miti che hanno permesso la ripresa dei lavori in campagna, anche se, durante gli ultimi giorni di marzo si è verificato un abbassamento della temperatura.
Purtroppo, a causa delle abbondanti e prolungate piogge di febbraio, che hanno ostacolato gli interventi di sistemazione del terreno e il successivo trapianto, – spiega in una nota il mercato – abbiamo registrato in mercato un vuoto d’offerta nella prima parte del mese anche per quei prodotti coltivati in coltura protetta.
Dalla metà di marzo l’afflusso di prodotto è stato più abbondante e, oltre ai tradizionali prodotti invernali, cavoli, porro e radicchio, hanno fatto capolino gli ortaggi primaverili: cipollotti, sedani, spinaci, cetrioli, prezzemolo e le pregiatissime lattughe di serra. Le quantità conferite in mercato, superiori a quelle di marzo 2013, hanno generato dal punto di vista commerciale quotazioni in flessione per molti prodotti orticoli.
La domanda, nel periodo in esame, ha manifestato nella fase di acquisto periodi di stanca e disinteresse a giorni dinamici e disposta ad alzare il prezzo di acquisto pur di accaparrarsi le eccellenti e fresche verdure del nostro territorio. Infatti, soprattutto da marzo in poi, le verdure della zona di Lusia e paesi limitrofi, sono di un profilo qualitativo eccellente, grazie al clima ideale per la loro maturazione, ad un terreno di medio impasto che rilascia tutti gli elementi minerali necessari a un corretto sviluppo dei vegetali e per ultimo, ma non per ordine d’importanza, l’indiscussa capacità tecnica e professionale degli imprenditori agricoli che tutti i giorni mettono in campo per far arrivare al consumatore un prodotto sano e dalle ottime proprietà organolettiche.
Durante il mese l’andamento commerciale dei principali prodotti orticoli è stato il seguente: le quotazioni per l’aglio sono state in aumento sia per il tipo lavorato in grappolo che per il tipo lavorato in treccia. E’ un prodotto che in questo periodo non rispecchia gli alti standard di qualità in quanto essendo frigoconservato ha perso parte delle caratteristiche qualitative. Incremento quantitativo per la bieta da costa e per la catalogna, mentre le quotazioni hanno risentito in negativo dell’aumento dei volumi presenti in mercato. Mercato positivo per le carote, caratterizzato da un aumento dei volumi, sia per il tipo con foglia sia per il tipo defogliato, mentre le quotazioni sono risultate invariate rispetto a marzo 2013.
La carota negli ultimi anni è stato uno dei pochi prodotti che ha soddisfatto economicamente il produttore. Per quanto riguarda i cavolfiori bianchi, i listini sono risultati in calo a causa di un aumento dei volumi conferiti. Si è assistito, verso la fine del mese ad un rialzo delle quotazioni, quando sono arrivati in mercato i primi cavolfiori locali. Interessanti ed in aumento quotazioni e quantità per il tipo romano.
La domanda alquanto fredda per i cavoli cappucci ha causato un calo delle quotazioni. Anche i volumi offerti sono stati in diminuzione. Rialzo dei prezzi invece per il tipo rosso, dove la richiesta è apparsa più interessata. Andamento di mercato sottotono per i cavoli verza che hanno accusato una pesante flessione dei listini e delle quantità conferite. Favolosi per qualità e freschezza i primi cipollotti del 2014 commercializzati in mercato. Discreta la quantità immessa e stazionari, rispetto all’analogo periodo dello scorso anno, i prezzi di vendita. Da marzo sono arrivati in mercato i primi cetrioli e sono stati accolti favorevolmente dalla domanda, con un segno positivo nei listini. Le quantità sono state limitate e non presenti tutti i giorni.
Con marzo si amplia la gamma delle lattughe, infatti tutte le varietà con la seconda settimana del mese sono state quotate in mercato. Si tratta di primizie che purtroppo hanno presentato un segno negativo a livello di quotazione mensile rispetto ai prezzi registrati a marzo 2013, mentre i volumi offerti sono stati in aumento. Le eccellenti lattughe locali: cappuccia, gentile, romana, brasiliana, a livello qualitativo si presentavano ben formate, consistenti e prive di qualsiasi difetto. L’andamento flessivo dei listini è da ricercarsi nella spietata concorrenza, prezzi sempre più bassi, messa in atto dai mercati limitrofi per riuscire a richiamare la domanda. Il mercato per il porro ha avuto una battuta d’arresto. La domanda per nulla interessata ha causato un forte ribasso delle quotazioni. La qualità non sempre rispecchiava i parametri standard in quanto il prodotto era di fine ciclo vegetativo.
Hanno trovato notevoli difficoltà di collocamento anche le partite migliori e sempre a prezzi poco remunerativi. Note negative arrivano anche per il prezzemolo novello locale, che si scontrava in mercato, anche se di qualità inferiore, con il prodotto meridionale dove era posto in vendita ad un prezzo molto basso. La domanda sembrava non essere interessata alla qualità, ma attenta al prezzo. Prezzi in flessione pure per il sedano verde. Ciò è dovuto principalmente al consistente aumento dell’offerta soprattutto proveniente dal sud d’Italia. Anche per il sedano, come per il prezzemolo, la qualità del prodotto locale era di gran lunga superiore di quella proveniente dal meridione. Positivo l’andamento per la frutta con interessanti aumenti dei prezzi e delle quantità. Mele, pere e kiwi sono stati costantemente oggetto di interesse da parte dei commercianti acquirenti, soprattutto dai dettaglianti.