I mercati di Verona e Padova non lo hanno mai nascosto: Infomercati va chiuso. La loro posizione l’hanno ribadita e rafforzata anche nell’ultima assemblea del consorzio (leggi news). Nell’incontro a Roma il Maap di Padova e Veronamercato sono stati gli unici a votare contro il bilancio 2013, “per illegittima ricostituzione degli organi sociali già rappresentata da Maap alla competente autorità giudiziaria”.
Lo si legge nella nota che i due mercati hanno lasciato agli atti. Il voto contrario è stato espresso anche “per la mancata evidenziazione dei crediti vantati dal consorzio nei confronti degli enti obbligati ex lege a partecipare al consorzio stesso e resisi inadempienti a tale obbligo” e “per la mancata attivazione, da parte del consorzio, delle iniziative giudiziarie, finalizzate a vedere adempiuto tale obbligo, con conseguente grave ed ingiusta penalizzazione dei consorziati”.
Secondo i due mercati, in sostanza, nel bilancio mancano le quote associative di gran parte dei mercati, circa 120 su 150, che ha portato negli anni a un sensibile ammanco alla voce ricavi. Sulla questione sono in corso delle cause con decreti ingiuntivi per 65 mila euro per Padova e 100 mila euro per Verona.
“È indispensabile chiudere questo ente inutile, che ha avuto solo costi”, spiega senza giri di parole il direttore del Maap Francesco Cera. “Basti pensare che sono stati investiti ben 2,8 milioni di euro per un software gestionale, utilizzato poco, inserito alla voce immobilizzazioni immateriali. L’idea di partenza di Infomercati, nato nel 1997, era buona. Purtroppo però negli anni è stato gestito male, tra l’altro interfacciandosi senza esiti con enti istituzionali come Ismea, Inea, le Regioni, senza considerare le aziende private. Ormai è tardi per rimediare. Va semplicemente eliminato”. (e.z.)