BIO VAL VENOSTA, VOLUMI DI MELE TORNANO ALLA NORMALITÀ, “C’È OTTIMISMO”

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Oggi nel quartiere fieristico di Bologna si chiude la 30ma edizione del SANA, il Salone Internazionale del Biologico e del Naturale. Il Bio al SANA si mette in mostra con 4 padiglioni dedicati ai protagonisti dell’intera filiera dell’alimentazione biologica che da spazio a tutte le voci del panorama italiano ed internazionale.

“Bio Val Venosta si afferma come leader tra i produttori di mele biologiche in Italia e anche in Europa – spiega Gerhard Eberhöfer (nella foto), responsabile delle vendite area Bio Val Venosta – per questo la nostra partecipazione al SANA è fondamentale in quanto si tratta del primo evento fieristico dove possiamo fornire ai nostri clienti le informazioni sul nuovo raccolto e sulla campagna 2018. La previsione della raccolta di quest’anno è buona, ma con qualche punto percentuale in meno rispetto la stima di luglio – precisa Eberhöfer: la resa per ettaro quest’anno è ritornata “nella norma” dopo due anni di sottoproduzione dovute alle avversità climatiche. Si stima che la merce disponibile per la vendita quest’anno sarà tra le 28-29 mila tonnellate lorde, comprensive quindi mele da tavola più le mele destinate all’uso industriale. Se facciamo i confronti con il 2017, annata molto scarsa con 21 mila tonnellate lorde a causa della grandine e delle gelate primaverili, si registra un incremento del 40%. I nostri areali produttivi sono cresciuti circa dell’8-10% ogni anno: da 500 ettari nel 2016, passando da 540 nel 2017 e fino a 620 ettari coltivati quest’anno, a testimonianza che il biologico è in forte espansione e si prevede un ulteriore aumento nel 2019 dove raggiungeremo quota 800 ettari.”

“Sono molto ottimista e fiducioso perché finalmente dopo due anni possiamo tornare ad un ritmo “normale” e servire sia il mercato italiano che i clienti esteri più importanti per tutti i 12 mesi,con un prodotto eccezionale con una ottima qualità intrinseca.” Continua Eberhöfer – “Tutta l’estate in valle il clima è stato caldo favorendo il grado zuccherino, e a fine agosto in Val Venosta è tornato il fresco con buoni sbalzi di temperatura tra il giorno e la notte, fattori questi indispensabili che hanno favorito il colore delle mele e l‘ottima croccantezza.”

“Dal punto di vista delle nuove varietà abbiamo buone prospettive – prosegue Eberhöfer: quest’anno stimiamo circa 200 tonnellate di Ambrosia Bio, prodotta in esclusiva europea in Val Venosta, con una previsione nei prossimi anni di 400-500 tonnellate di raccolto, grazie a nuovi impianti e nuovi produttori Bio in conversione. Ambrosia Bio è una varietà dolce e aromatica che sarà disponibile da metà ottobre fino a metà dicembre e sarà in vendita per circa due mesi. Il nostro secondo “cavallo di battaglia” è la Bonita Bio che si distingue per il suo aspetto e la sua consistenza croccante e succosa: si prevede un raccolto di circa 200 tonnellate e l’incremento sarà ancora più forte nei prossimi anni, con una previsioneverso le 1000 tonnellate. La commercializzazione della Bonita Bio, che è una esclusiva per l’Europa di VOG e VI.P, partirà non prima di fine gennaio. Anche la Kanzi Bio è un esempio di varietà club in costante aumento:per il 2018 la stima è di 1000 tonnellate con una previsione fra tre anni di arrivare a 2 mila tonnellate.”

Le vendite sono iniziate a fine agosto con la Gala, ma non dimentichiamo che Bio Val Venosta non è solo mele: fino ad ottobre saranno disponibili sul mercato interno ancora qualche favoloso ortaggio come la patata, la barbabietola e il cavolfiore, tutti eccezionali e rigorosamente biologici.”

“Le aspettative per questa campagna 2018 sono sicuramente positive – conclude con orgoglio Eberhöfer – perché finalmente siamo ritornati su livelli di produzione “normali” che ci consentiranno una fornitura per tutti i 12 mesi: sul lato dei prezzi non ci aspettiamo i livelli altissimi dello scorso anno, ma siamo molto positivi perché abbiamo ritrovato un equilibrio tra domanda ed offerta e Bio Val Venosta ha tutte le carte in regola per offrire un prodotto di qualità”.

Qui sotto la videointervista a Gerhard Eberhöfer al Sana

httpss://youtu.be/znnTqBHp5ko

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