ARGENTINA, STATO DI EMERGENZA PER GLI AGRUMI DEL TUCUMAN

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Il Governo argentino ha approvato lo stato di emergenza per il settore agrumicolo del Tucuman. La decisione, confermata nei giorni scorsi dal governatore della Provincia del Tucuman José Alperovich (nella foto), è stata presa per arginare le conseguenze negative sulla produzione provocate dall’alternarsi di periodi di siccità e di forte gelo durante lo scorso anno.

 

Le stime per il 2014 sono a dir poco scoraggianti; si parla di quantitativi previsti inferiori del 50% rispetto alla precedente campagna. Con questo provvedimento, ha dichiarato Alperovich in un comunicato stampa, il Governo locale, oltre a concedere la proroga di un anno del pagamento delle imposte provinciali, si impegnerà a sostenere concretamente le attività dei rappresentanti del settore durante le trattative con il Governo nazionale per ottenere rimborsi fiscali, agevolazioni sui dazi in uscita ed eventuali rifinanziamenti presso gli istituti bancari.

I provvedimenti relativi alla dichiarazione dello “stato di emergenza agricola” sono regolati dalla legge provinciale 5860, in base alla quale l’esecutivo "può concedere integralmente o parzialmente" benefici fiscali ai produttori colpiti da calamità naturali. Alvaro Simon Padrós, sottosegretario agli affari rurali e membro della Commissione per le emergenze agricole, ha spiegato che la norma stabilisce la validità di questi benefici limitatamente al periodo temporale di un anno. "Coloro che vogliono beneficiare di tali agevolazioni, ha aggiunto, dovranno recarsi presso il Dipartimento di Agricoltura della Provincia e richiedere il documento di certificazione dello stato di emergenza".

La decisione del Governo ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai membri dell’Asociación Tucumana del Citrus (ATC), i quali, in accordo con l’Estación Experimental Agroindustrial Obispo Colombres (Eeaoc), sostengono che in questa stagione i quantitativi toccheranno appena 700.000 tonnellate, contro 1,3 milioni di tonnellate del 2013.

"Una produzione inferiore si traduce nella riduzione dei tempi di raccolta e, di conseguenza, delle ore di lavoro di circa 45.000 braccianti. La dichiarazione dello stato di emergenza è un successo anche in questo senso: per riuscire a garantire una sorta di assistenza sociale a queste persone", ha dichiarato Roberto Sánchez Loria, a capo dell’ATC. Per quanto riguarda le esportazioni, "si cercherà comunque di rispettare gli impegni internazionali per quanto possibile. La speranza è che tale situazione straordinaria non comporti il sorgere di tensioni a livello internazionale”, ha aggiunto Sánchez Loria. All Lemon, l’ente di certificazione della qualità degli agrumi argentini per il mercato estero, ha assicurato che, nonostante il calo della produzione previsto, l’Argentina avrà quantitativi sufficienti a soddisfare la domanda dei mercati dell’emisfero settentrionale durante i mesi estivi. (c.b.)

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