Con una produzione stagionale di poco inferiore alle 200 mila tonnellate, Murcia è la regione iberica più vocata alla coltivazione di uva da tavola. Innovazione ed export sono i punti di forza di un comparto in continua espansione, che grazie all’elevato tasso di conversione varietale è in grado di accrescere il proprio output di circa il 10% ogni anno.
Lo scorso anno le esportazioni totali avevano raggiunto le 130 mila tonnellate, di cui circa 120 destinate al mercato europeo; per il 2018 le aspettative sono oltremodo positive: con un incremento atteso superiore al 20%, le vendite oltre confine di uva da tavola murciana dovrebbero toccare le 160 mila tonnellate.
I principali mercati – conferma Joaquín Gómez (nella foto), presidente dell’associazione dei coltivatori di Murcia Apoexpa – restano Regno Unito, Germania, Svezia, Norvegia, Danimarca e Finlandia. Tuttavia l’interesse verso e da mercati extra europei è sempre più forte: destinazioni quali Sud Africa, Hong Kong, Emirati Arabi Uniti e Singapore stanno acquisendo più rilevanza mentre è atteso per la campagna 2019 il via libera della Cina. Infine, un altro Paese in cui i produttori spagnoli si stanno affacciando con interesse è il Canada, grazie alle migliori condizioni commerciali offerte dall’accordo di libero scambio firmato dell’Europa. (c.b.)