A Roma Italia Ortofrutta e Banco Popolare hanno sottoscritto un accordo di collaborazione per il sostegno al comparto ortofrutticolo. Italia Ortofrutta e Banco Popolare vogliono in tal modo dare una prima risposta concreta alla richiesta del mondo delle Organizzazioni dei Produttori (O.P.) di avere una Banca partner per il sostegno finanziario e la crescita dimensionale delle imprese.
Il Banco Popolare, fortemente legato per tradizione e vocazione al territorio ed alle sue realtà produttive, ha sviluppato nel corso degli ultimi anni un innovativo modello di servizio per le imprese del comparto primario con prodotti e servizi che rappresentano un’assoluta novità per il settore in termini di completezza dell’offerta e flessibilità delle soluzioni proposte.
Inoltre il Banco metterà a disposizione delle Organizzazioni dei Produttori aderenti ad Italia Ortofrutta ed ai loro associati personale specializzato ed un sistema di valutazione creditizia, unico nel panorama bancario, appositamente realizzato per analizzare gli specifici elementi reddituali e patrimoniali dell’impresa agricola quali, ad esempio, la produzione lorda vendibile, i contributi PAC, il valore dei terreni, del parco macchine e del bestiame. Italia Ortofrutta divulgherà fra i propri associati i contenuti dell’accordo al fine di favorire, a livello locale, quelle forme di collaborazione ritenute più idonee per sostenere lo sviluppo dei territori e delle imprese socie.
Il Gruppo Banco Popolare opera in tutta Italia, con una rete di circa 1.900 filiali, attraverso le banche dei territori: Banca Popolare di Verona, Banca Popolare di Novara, Banca Popolare di Lodi, Credito Bergamasco, Banco San Geminiano e San Prospero, Banco San Marco, Cassa di Risparmio di Imola, Cassa di Risparmio di Lucca Pisa e Livorno, Banca Popolare del Trentino, Banco di Chiavari e della Riviera Ligure, Banco Popolare Siciliano, Banca Popolare di Cremona, Banca Popolare di Crema. Ad Italia Ortofrutta aderiscono 131 Organizzazioni dei Produttori per una produzione commercializzata che supera il miliardo e seicento milioni di euro.
