L’ANICAV (Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali) mercoledì 25 luglio ha incontrato il Ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio, al quale sono state illustrate le criticità e i problemi strutturali del comparto del pomodoro da industria al fine di definire insieme un percorso che porti alla migliore efficienza e al rilancio della filiera.
E’ stato posto l’accento sull’importanza di un settore che, con un fatturato totale di 3,1 miliardi di euro e una quota di export pari a 1,6 miliardi di euro, rappresenta una delle punte di eccellenza dell’industria agroalimentare italiana. Quest’anno, in Italia, sono stati messi a coltura 60.626,80 ettari di pomodoro da industria, con una riduzione del 5,9% rispetto al 2017. Il calo si registra nel bacino Centro Sud – con particolare riguardo agli areali foggiano e toscano – con una contrazione degli ettari investiti dell’8% e nel Bacino Nord con una flessione di poco meno del 5%. Naturalmente la produzione finale dipenderà dalla resa agricola.
“Il pomodoro è uno dei simboli del made in Italy di qualità nel mondo. Occorre rafforzare le politiche di filiera e l’integrazione tra agricoltura e trasformazione, ponendo la giusta attenzione al settore industriale che rappresenta un elemento fondamentale della filiera – ha sottolineato il ministro -. Il comparto pomodoro da industria è certamente una delle aree produttive più importanti dell’agroalimentare Italiano. Ho ribadito all’ANICAV che occorre dare al più presto slancio al comparto attraverso la tutela e la valorizzazione della qualità del pomodoro italiano. Lavoreremo con il coinvolgimento delle Regioni e con la convocazione di tavoli di filiera che affrontino le questioni non solo davanti alle emergenze, ma con un approccio nuovo di programmazione”.
Molti i temi posti all’attenzione del ministro: i continui attacchi sull’origine del pomodoro, con la “leggenda” del pomodoro cinese sulla tavola degli italiani, la “questione caporalato”, il problema delle contraffazioni alimentari, le problematiche ambientali e le politiche protezionistiche, minacciate o già messe in atto, da alcuni Stati.
“L’agenda sottoposta al ministro Centinaio è molto fitta – ha detto Antonio Ferraioli, presidente ANICAV – . Grande attenzione è stata data alla necessità di definire una governance inter-professionale del pomodoro da industria che, oltre a favorire il processo d’integrazione di filiera valorizzando il prodotto, potrà assicurare un’attenta programmazione ed una condivisa pianificazione, e, nel contempo, garantire il rispetto delle regole e degli accordi raggiunti”.
Dopo l’OI Pomodoro del Nord, si rende indispensabile la costituzione di un’Organizzazione Interprofessionale anche per il Centro Sud, per la quale si è in attesa del riconoscimento da parte del Ministero.