DA BIOFACH LA CONFERMA: IL BIOLOGICO CONTINUA A CRESCERE

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Con una trasparenza degna di nota, gli organizzatori di Biofach 2014, la più grande fiera del mondo dedicata al settore delle produzioni biologiche, hanno riportato le statistiche degli espositori negli ultimi due anni e ciò che emerge è un calo significativo anche se non grave di presenze.

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Quest’anno gli espositori sono stati in totale 2.235 contro i 2.420 di due anni fa e i 2.396 dell’anno scorso. Dunque in due anni la fiera ha perso 185 espositori. Sono 122 le perdite di espositori esteri mentre le rimanenti 63 perdite riguardano espositori tedeschi. Sono calate di un po’ le presenze di tutti i principali Paesi del bio mondiale (36 in meno le presenze italiane rispetto al 2012), sono cresciute quelle dei Paesi dell’America Latina e di alcuni Paesi emergenti.

 

Cercando i motivi del calo sono emersi alcuni fattori: concentrazione delle aziende, con le più grandi, che inglobano le piccole; presenza di rassegne minori in Germania, legate ai territori regionali; proliferazione di fiere nel mondo a partire dalle edizioni fuori dalla Germania dello stesso Biofach. La fiera ha confermato, peraltro, la sua ottima organizzazione. E gli organizzatori hanno espresso ottimismo sul futuro: Biofach resta l’appuntamento da non mancare da parte di chi nel biologico ha una posizione da difendere e da valorizzare a livello internazionale.

Biofach 2014 ha lanciato Organic 3.0, la nuova fase del settore biologico a livello mondiale. In breve, dopo la fase pionieristica e quella delle regole (certificazioni) e insieme della espansione commerciale (marchi, negozi e supermercati bio), è cominciata l’era della sostenibilità, del biologico non solo applicato ai prodotti ma ai processi produttivi, all’ambiente e – certamente – anche la fase della trasparenza e della sostenibilità sociale.

 

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IFOAM, che a livello mondiale riunisce tutte le associazioni e gli organismi che si occupano di biologico, ha lanciato dalla fiera di Norimberga la sua campagna per Organic 3.0. E ha anche fatto il punto sul settore. Il biologico registra una crescita continua a livello internazionale. Il fatturato mondiale ha raggiunto i 63.8 miliardi dollari, in crescita del 27% dal 2008 al 2012; sono 37,5 milioni gli ettari coltivati con metodo biologico in tutto il mondo; i produttori sono 1,92 milioni. Il mercato europeo è guidato dalla Germania, con un giro d’affari di 6,6 miliardi di euro, seguita dalla Francia, con 3,8 miliardi di euro. I Paesi con la maggiore spesa pro capite per il bio sono Svizzera e Danimarca, con oltre 160 euro all’anno. A livello internazionale, l’80% delle aziende agricole che praticano l’agricoltura biologica, si trovano nei Paesi in via di sviluppo, con l’India al primo posto, seguita dall’Uganda, dal Messico e dalla Tanzania. La crescita maggiore, per quanto riguarda i terreni coltivati dagli agricoltori bio, riguarda l’Asia, con un incremento pari a 0,9 milioni di ettari. La crescita maggiore è stata registrata in Cina, India e Spagna. Un terzo dei terreni bio si trova in Oceania (33%), seguita dall’Europa (29%) e dall’America Latina (18%). L’Australia presenta l’area coltivata più vasta, per un totale di 12 milioni di ettari, seguita dall’Argentina (3,8) milioni, e dagli Stati Uniti (1,8 milioni).

IFOAM significa International Federation of Organic Agricolture Movements. La Federazione ha il settore sotto controllo perché ne è ampiamente rappresentativa grazie soprattutto alla sua autorevolezza. A Norimberga IFOAM ha eletto il nuovo board di vertice del Gruppo Europeo.

Ecco le nomine. Presidente: Christopher Stopes, EcoS Consultancy, United Kingdom; vice presidente responsabile delle normative: Sabine Eigenschink, Austria Bio Garantie, Austria; vice presidente per le strategie generali: Thomas Fertl, BIO AUSTRIA; tesoriere; José Luis García Melgarejo, ECOVALIA, Spagna. Sono consiglieri del board: Dominique Marion, FNAB, Francia, Jan Plagge, Bioland e.V., Germania, Aira Sevón, Finnish Organic Association – Luomuliitto Ry, Finlandia, Albena Simeonova, Bulgarian Organic Products Association, Bulgaria, Bavo van den Idsert, Bionext, Olanda.

Come si vede, l’Italia è completamente tagliata fuori e sarebbe interessante capirne il motivo. Il risultato è certamente una perdita di rappresentatività per il nostro Paese. Dopo l’edizione di Norimberga, che ha chiuso i battenti sabato 15 febbraio, sono ben 5 gli appuntamenti con Biofach nel mondo nel corso del 2014. Il prossimo è a Shanghai, dal 22 al 24 maggio e si chiama Biofach China. Quello successivo è a San Paolo del Brasile, dal 4 al 7 giugno, e si chiama Biofach America Latina. Il quarto (contando anche Norimberga) è a Baltimora, negli Stati Uniti, dal 18 al 20 settembre: Biofach America. Il quinto si svolgerà a Bangalore, in India, dal 13 al 15 novembre: Biofach India. Il sesto e ultimo appuntamento 2014 è quello di Tokyo in Giappone, dal 20 al 22 novembre: Organic Expo – Biofach Japan.

Se poi volete sapere la data di Norimberga per la prossima edizione tedesca, eccola: 11-14 febbraio 2015. Se si dà un’occhiata alle date, si può notare la vicinanza estrema di alcuni appuntamenti (solo 5 giorni, ad esempio, tra l’appuntamento di Bangalore e quello di Tokyo). Solo un’organizzazione tedesca, con un buon supporto da parte di IFOAM, può mettere in campo un simile calendario.

L’Italia si è confermata, ancora una volta, al Biofach di Norimberga, una presenza della massima importanza. Con 348 espositori, il nostro Paese si è classificato anche quest’anno al secondo posto per numero di presenze, alle spalle della sola Germania (669 espositori) e precedendo la Francia (152 espositori) e la Spagna (119).

Tutte le maggiori realtà del biologico italiano si sono date appuntamento a Norimberga. Alce Nero ha lanciato, sulla ribalta internazionale, i suoi prodotti biologici per l’infanzia, grande novità dell’azienda di Monterenzio, e ha confermato i rapporti d’affari con l’Asia e, in particolare con la Cina, dove Alce Nero ha trovato un partner in grado di sviluppare la distribuzione dei suoi prodotti con efficienza. Inoltre, Alce Nero ha incontrato a Biofach le aziende latino-americane del Fair-Trade, che riforniscono materie prime come cacao, caffè, thé e altro. Ki-Group ha approfittato di Biofach per incontrare i fornitori stranieri ma anche i clienti tedeschi. Almaverde Bio, primo marchio italiano, ha confermato da Norimberga la prossima apertura a Milano del suo primo punto vendita a marchio in collaborazione proprio con Ki-Group.

L’inaugurazione è attesa entro marzo. Ma nella distribuzione specializzata bio in Italia c’è fermento, proprio perché il mercato tira. Ciò è stato confermato dai rappresentanti di NaturaSì e Baule Volante. NaturaSì ha fatto partire proprio in concomitanza con la fiera di Norimberga la sua iniziativa di e-commerce mentre crescono a ritmi accelerati i punti vendita in tutta Italia. Grande interesse da parte dei visitatori per le mele di produzione biologica dell’Alto Adige – Sud Tirolo, rappresentate dai due grandi consorzi VOG e VIP, che sono stati dei pionieri della produzione bio in Europa e che oggi sono in grado di presentare numerose varietà di mele bio alcune di recente selezione. Con una quota pari al 25% della produzione agricola biologica dell’Unione Europea, l’Alto Adige è il primo fornitore di mele biologiche, contrassegnate principalmente dai marchi di qualità Bio Südtirol e Bio Vinschgau. Il cuore della presenza italiana è stato ancora una volta il grande spazio delle 32 aziende organizzate da CCPB-il Biologico con il ristorante italiano dove, la sera del 13 febbraio, si è svolta la Blue-Night ovvero l’estensione dell’orario di apertura degli stand fino a notte. Soddisfatto il presidente del CCPB il Biologico Lino Nori: “Una presenza così importante non l’avevamo mai registrata”. Alla Blue-Night italiana, con la cucina curata, ancora una volta, con grande passione da Bioitalia, hanno preso parte alcune centinaia di invitati tra cui non pochi buyer esteri. La fiera è stata visitata dal presidente di Federbio Paolo Carnemolla. Presenti tutte le associazioni di settore e gli organismi di certificazione. Tutti gli espositori italiani hanno sottolineato i buoni contatti avuti.

(fonte: GreenPlanet.net)

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