MELONI, FRANCESCON VINCE LA “CAMPAGNA D’AFRICA” E RADDOPPIA IN SENEGAL

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Francescon raddoppia in Africa. L’op mantovana, una delle più grandi realtà nel settore del melone in Italia, quest’anno ha in programma di effettuare nuovi investimenti in Senegal. Nel Paese africano nel corso del 2014 aumenterà le aree di la produzione di melone retato, passando da 60 a 120 ettari.

“Lo scorso anno dalle coltivazioni senegalesi abbiamo avuto un ritorno eccezionale in termini di qualità”, spiega Bruno Francescon (nella foto, a sinistra, assieme al cugino Mauro), a capo dell’impresa di Rodigo (Mantova). “Siamo orgogliosi di aver esportato il melone “made in Italy” nel Paese africano. In Europa è una novità assoluta”, aggiunge Francescon. Gli appezzamenti di terreno si trovano a Thies, a circa 40 chilometri da Dakar. I meloni partono prerefrigerati e precalibrati in bins e arrivano, allo stato grezzo, in 5-6 giorni via nave o in meno di 24 ore via aereo, nello stabilimento di Rodigo, da dove poi vengono smistati sui mercati europei. “Siamo molto soddisfatti sia per il livello qualitativo della merce sia per i prezzi ottenuti. I mercati hanno risposto molto bene. Anche per questa stagione, che in Senegal partirà a breve, siamo ottimisti”.

Le produzioni del Senegal hanno permesso al gruppo lombardo di allargare notevolmente il calendario: si parte a marzo e aprile proprio con le coltivazioni senegalesi per proseguire a maggio e giugno con quelle siciliane in particolare attraverso l’azienda Lo Giudice, socio dell’organizzazione di produttori diretta da Francescon. Poi da giugno fino a inizio ottobre ci si sposta a Mantova, dove quest’anno ci sarà l’esordio ufficiale del melone mantovano Igp, con un ritorno in Sicilia tra settembre e ottobre. L’op nel 2013 ha commercializzato 30 mila tonnellate, in linea con i volumi dell’anno precedente, “anche se abbiamo interrotto una crescita che proseguiva da un decennio”, commenta Francescon. Il fatturato rimane stabile, mentre è cresciuto l’export, passato dal 30 al 35%. Una percentuale che, secondo l’imprenditore mantovano, tenderà a crescere ancora nei prossimi anni.

Il 2013 per Francescon è stato un’annata positiva ma allo stesso tempo difficile: “A giugno mancava prodotto – spiega l’operatore lombardo – ed eravamo in ritardo sul calendario. Siamo andati avanti con le produzioni del Centro e del Sud Italia importando prodotto da altri Paesi europei, riuscendo comunque a mantenere alti i prezzi. Dopo un luglio positivo, i veri problemi sono arrivati con agosto e settembre, due mesi tragici che hanno in parte compromesso la stagione, a causa di prezzi bassi e sovrapposizione delle produzioni nei diversi areali. Vedremo quest’anno”.

Emanuele Zanini

emanuele.zanini@corriere.ducawebdesign.it

 

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