MELE, PILATI (LA TRENTINA): “VENDITE FRIZZANTI IN GERMANIA E NORD AFRICA”

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Vendite positive, soprattutto in Germania e Nord Africa, per le mele de la Trentina. Simone Pilati (nella foto), direttore commerciale del consorzio trentino, è soddisfatto dell’andamento della stagione fino a questo momento. “La raccolta delle mele si è chiusa con 65 mila tonnellate di prodotto che si presenta di pezzatura media e di buona qualità con colori, profumi e gusti ottimali”.

“Le 40 destinazioni estere in cui la Trentina commercializza le sue mele si stanno dimostrando ricettive nei confronti di questa tipologia di prodotto, garantendo un mercato frizzante, soprattutto per quanto riguarda la commercializzazione in Germania e nel nord Africa con Algeria, Egitto e Libia in prima linea. Il decumulo di tutte le varietà è regolare e segue i programmi che ci eravamo posti. L’appuntamento di Fruit Logistica sarà sicuramente fondamentale per programmare al meglio il resto della campagna commerciale”.

Il 60% delle mele del consorzio sono destinate al mercato interno, ripartito in egual misura tra distribuzione organizzata e mercato tradizionale. Il 40% sul totale del prodotto viene invece esportato negli altrettanti Paesi in cui la Trentina è presente tra Europa (principalmente Germania, Spagna, Est Europa, Scandinavia), Nord Africa (Libia, Algeria, Egitto) e Medio Oriente.

“Data la forte presenza di calibri medio piccoli – spiega Pilati – sta andando bene la commercializzazione in Nord Africa, dove sono molto apprezzate queste tipologie di frutta. Al contrario abbiamo qualche difficoltà di fornitura in Spagna, abituata ad acquistare calibri grossi, per la ridotta quantità di prodotto di misure medio-grandi”.

Sulle prospettive per i prossimi mesi il direttore de la Trentina è certo che “non si ripeteranno le condizioni di mancanza di prodotto dello scorso anno, che avevano portato a quotazioni elevate, ma ci sarà un tendenziale equilibrio tra domanda e offerta con la fornitura regolare verso tutti i canali commerciali”.

Sotto l’aspetto operativo, dopo il divorzio tra la cooperativa e Sft avvenuto nel 2013 ma effettivo dall’inizio di quest’anno, Pilati afferma come “il patrimonio dei clienti e del marchio è e rimane de la Trentina. Dal punto di vista commerciale ci sarà ancora maggiore attenzione alla qualità e al servizio. Per quanto riguarda l’aspetto organizzativo e produttivo velocizzeremo i passaggi per arrivare ad una identità unica”. (e.z.)

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