Strage di limoni in Argentina a causa del gelo. Nel Paese sudamericano il clima particolarmente rigido avrebbe provocato una perdita di 110 mila tonnellate di limoni. Secondo Guillermo Torres Leal – tecnico dell’istituto nazionale delle tecniche agricole, la quantità persa è circa il 20% delle 550 mila tonnellate ancora da raccogliere nella provincia del Tucumán.
Le aree maggiormente colpite sono nel Nord (Burruyacu, Tafí Viejo, Cruz Alta) e nel Sud (Río Chico, Alberdi, La Cocha) del Paese. Meno problematica la situazione al centro.
La notizia è ripresa da Fresh Fruit Portal, su stime riportate dal sito lagaceta.com.ar. In sostanza il più grande produttore di limone al mondo ha perso circa il 9,2% della propria produzione prevista per quest’anno, con una previsione rivista a circa 1,09 milioni di tonnellate. Torres Leal ha rivelato che li danni sono stati particolarmente gravi perché le gelate sono state intense e si sono prolungate molto nel tempo danneggiando piante giovani e adulte causando problemi alla maturazione dei frutti.
"A causa di questi danni – ha dichiarato Torres Leal – c’è molto meno prodotto disponibile per l’esportazione e molto prodotto sarà destinato all’industria.
Il tecnico INTA ha affermato che molti frutti hanno perso il loro turgore, avvizzendosi, e presentano spaccature e macchie. "A causa del danno, c’è meno prodotto disponibile per l’esportazione e molti limoni saranno destinati all’industria con ritorni economici inferiori", ha conclusoTorres Leal. L’entità dei danni varia però nelle diverse aree: il Nord (Burruyacu, Tafí Viejo, Cruz Alta) e il Sud (Río Chico, Alberdi, La Cocha) sono le zone in cui sono state registrate le conseguenze peggiori, mentre nelle regioni centrali di Lules, Famaillá, Monteros e Chicligasta, si sono verificati danni minori.