PERE, CASO ETOSSICHINE. PERON: “IMMOBILISMO DELLE ISTITUZIONI. ECCO GLI EFFETTI”

Condividi

Dai tavoli istituzionali ancora nessuna novità sul caso Etossichine. Gli effetti per i produttori di pere sono quelli che si possono vedere nelle foto che ci ha inviato l’imprenditore ferrarese Fortunato Peron, che è sempre stato in prima linea per richiedere agli uffici ministeriali, in primis a quelli del dicastero dell’Agricoltura, il nulla osta per l’utilizzo del principio attivo per evitare il risclado dei frutti in post raccolta.

“Senza l’utilizzo, indispensabile, dell’etossichina, non si può lavorare. Questi sono i risultati, sotto gli occhi di tutti”, commenta amareggiato Peron. Gran parte della buccia delle pere Abate (nella prima foto) e delle William (nella seconda foto) è imbrunita, e pertanto invendibile sui mercati. Il titolare dell’azienda Celox Trade alcuni mesi fa aveva scritto al ministro De Girolamo (leggi news) per far presente della grave situazione. Ma da allora nessuna risposta.

“Finora ci sono state solo chiacchiere, che non hanno portato a nulla”, spiega Peron. Nessun sblocco insomma, nonostante per Paesi concorrenti dell’Italia, come Spagna e Portogallo, l’uso della sostanza sia stata concessa, creando ulteriori danni commerciali ai produttori italiani che stanno vivendo una stagione quanto mai tribolata.

 

Sull’argomento leggi anche:

 

IL CASO "ETOSSICHINE" MINACCIA LA CAMPAGNA PERE

 

 

CASO ETOSSICHINE, PERON: "ISTITUZIONI DISTANTI DAI PROBLEMI DELLE IMPRESE"

 

 

 

 

 

 

Sfoglia ora l'Annuario 2024 di Protagonisti dell'ortofrutta italiana

Sfoglia ora l'ultimo numero della rivista!

Join us for

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER QUOTIDIANA PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE