Il primo negozio fu aperto a Conegliano, nel trevigiano, nel 1985; oggi EcorNaturaSì è una catena di 500 punti vendita ad insegna Naturasì e Cuorebio, che conta 2.700 dipendenti e vanta un fatturato di 375 milioni di euro. Ed ora è pronta ad aprire altri 12 store, per la prima volta anche al Sud.
Il biologico è un comparto che attira sempre più consumatori ma non per questo di facile approccio, nemmeno per un operatore specializzato ed affermato come EcorNaturaSì. Il vero segreto del gruppo è nella qualità del prodotto proposto, che va oltre la capacità di vendita (per altro eccellente) e le singole tendenze del momento.
Per ottenere tale qualità EcorNaturaSì gestisce direttamente una ventina di aziende agricole certificate. “Partiamo dalla produzione per garantire un buon livello di qualità e un certo spirito del bio”, ha dichiarato il presidente Fabio Brescacin (nella foto). “Il biologico – continua – non si limita a mangiare un prodotto sano, ma è uno stile di vita, un modo di concepire e affrontare una serie di tematiche su cui noi siamo impegnati. Oltre al lato commerciale, acquisiscono grande importanza quello agricolo e culturale”.
Non a caso infatti il 51% del capitale aziendale è di proprietà di una fondazione culturale ed i dividendi sono distribuiti anche in attività sociali, tra cui scuole e fattorie biodinamiche.
Tornando a parlare dell’aspetto commerciale, Brescacin dichiara: “Abbiamo in programma il consolidamento del rapporto con i clienti e il miglioramento dei punti vendita per qualificarci rispetto alla grande distribuzione. Il nostro principale obiettivo è mantenere il livello di qualità e di servizio più elevato possibile”.
Infine, affrontando il tema della sostenibilità ambientale, l’imprenditore veneto ammette che non si tratta più di un dovere puramente morale ma è a tutti gli effetti di una condizione dettata dal mercato. “Sempre più consumatori vogliono capire quanto sia sostenibile un prodotto – conclude -. Le persone comprano il prodotto ma anche i suoi valori. Più qualità offri, più ti qualifichi sul mercato”.
Chiara Brandi