ALMERIA (SPAGNA): POSITIVA LA STAGIONE 2012-13 NONOSTANTE IL MALTEMPO

Condividi

È stato presentato nei giorni scorsi all’auditorium del Centro de Cultura de Cajamar ad Almeria (Spagna), davanti ad una platea di oltre 300 professionisti del settore, la relazione sulla campagna agricola 2012-13 della regione. Si tratta di una campagna più che positiva, durante la quale è stato registrato un record storico in termini di produzione.

I volumi hanno raggiunto 3 milioni di tonnellate di ortofrutta, in aumento del 2,6% rispetto alla precedente stagione. Nonostante le avverse condizioni meteorologiche (molta umidità e limitato irraggiamento solare), che hanno influenzato negativamente la produttività, nella maggior parte dei casi si è realizzato un aumento dei quantitativi raccolti.

Risultatati positivi sono stati messi a segno nel caso delle zucchine (+5,9%), dei peperoni (+5,7%) e dei pomodori (+4%); cali produttivi si sono avuti invece per meloni (-0,4%), insalata (-0,9%) e melanzane (-0,2%).

In generale, per la stagione analizzata, il rapporto mostra un aumento della produzione di frutta e verdura del 2,6%. Tra le principali ragioni che hanno influenzato positivamente questo dato è da ricordare una maggiore estensione della superficie coltivata, una migliore scelta delle colture messe in produzione e dell’esatta data della semina in base alle avverse condizioni atmosferiche che si stavano verificando.

Tuttavia, in molti casi la variazione percentuale delle coltivazioni in ettari è stata superiore all’aumento dei volumi in tonnellate, in parte per le cattive condizioni del tempo di cui sopra. Ciò è evidente soprattutto nel caso dei fagiolini che, nonostante il raddoppio delle superfici dedicate degli ultimi anni, hanno ottenuto solo un lieve aumento delle quantità prodotte (+1,2%).

Cetrioli e cocomeri hanno mostrato un andamento differente: nonostante la superficie coltivata sia diminuita si è registrato un aumento delle tonnellate prodotte rispettivamente pari allo 0,9 e al 2,6%. In termini di valore della produzione all’origine è stata realizzata una crescita dell’11,7%, per un totale di 1.596,4 milioni di euro.

Per il secondo anno consecutivo, migliorano anche i prezzi con un incremento del 9,1%. La melanzana ha registrato un aumento del 44,5%, il cetriolo del 30%, le zucchine del 15,1%, la lattuga del 13,5% mentre il peperone cresce dell’11,5% e l’anguria del 9,1%. Segni negativi si sono avuti per pomodori (-10,1 % ), fagiolini ( -7,5% ) e meloni (-1%).

Infine circa la commercializzazione con Paesi terzi, dal report emerge che il valore delle esportazioni della frutta e della verdura andalusa nella stagione 2012-13 è stato pari a 1.984,6 milioni di euro, in aumento dell’11,5%% rispetto all’anno precedente.

Ancora una volta il pomodoro è stato il prodotto più esportato, 500,8 milioni di euro, seguito dal peperone (466,4 milioni). In generale, tutti i principali prodotti hanno registrato incrementi significativi nel corso dell’anno; gli aumenti più marcati si sono avuti per il cavolo cinese, l’anguria e i fagiolini.

Per quanto riguarda la concentrazione geografica, si appesantisce la dipendenza dell’ortofrutta andalusa dai Paesi dell’Europa dei 15, con la Germania che si conferma il primo mercato di destinazione. I Paesi dell’Europa allargata, invece, hanno mostrato un comportamento meno recettivo dell’offerta, con un modesto aumento del 2,1%, che riflette soprattutto il calo delle vendite in Romania, Ungheria e Lituania. (c.b.)

Sfoglia ora l'Annuario 2024 di Protagonisti dell'ortofrutta italiana

Sfoglia ora l'ultimo numero della rivista!

Join us for

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER QUOTIDIANA PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE