FEDERCONSORZI, AGRINSIEME E ACI: “UNA BARZELLETTA, INCONCEPIBILE RIPROVARCI”

Condividi

“È assolutamente inconcepibile che l’emendamento per ‘riesumare’ la Federconsorzi, rigettato dal Senato, nel corso dell’esame della Legge di Stabilità, venga ora riproposto alla Camera durante la discussione del provvedimento”.

Così Agrinsieme, il Coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative Italiane, commenta la ripresentazione dell’emendamento da parte dell’on. Fabio Melilli del Partito Democratico, dichiarato ammissibile dalla Commissione Bilancio della Camera, volto a “mettere le mani” sul vecchio credito di 400 milioni di crediti spettanti ai consorzi agrari.

“La questione sembrava definitivamente chiusa – dice Agrinsieme – e invece si prova a rimetterla in ballo con una differente formulazione che questa volta individuerebbe nuovi soggetti quali destinatari delle risorse che si intendono recuperare”.

“Chiediamo con forza a questo punto che venga fatta chiarezza – continua Agrinsieme – sulle reali intenzioni della politica che si nascondono dietro questo ennesimo emendamento”. “Facciamo appello pertanto al Governo e a tutti i gruppi che oggi siedono in Parlamento per capire perché in un momento di scarsità di risorse pubbliche, piuttosto che provare a drenare risorse per il rilancio e lo sviluppo del nostro sistema produttivo, ci si ostini, bypassando il percorso giudiziario tuttora in corso, a far recuperare un importo così ragguardevole attraverso poche righe di emendamento, che gettano molte ombre sulla destinazione e l’uso che sarà fatto di 400 milioni di euro che spetterebbero a tutti gli agricoltori.

"Con 400 milioni di euro ci si ristruttura un ramo di azienda della Fiat". Così l’Alleanza delle Cooperative Italiane commenta l’ennesimo tentativo di riportare in vita la Federconsorzi. "Tirare in ballo i dipendenti della Federconsorzi, pur di riesumarla, è una barzelletta. Gli ex dipendenti già figurano tra i creditori della Federconsorzi: sono creditori privilegiati, inoltre, quello che serve per i dipendenti, rispetto ai 400 milioni, è una cifra irrisoria. Che fine fa il resto?".

"Dopo i due emendamenti presentati al Senato e uno ritirato alla Camera, siamo al quarto tentativo. È evidente – si legge nella nota – che in gioco ci sono interessi che nulla hanno a che fare con i produttori agricoli e i tanti problemi del settore investito dagli effetti della crisi".

“Il tesoretto a Federconsorzi? Non credo che serva all’agricoltura italiana.” Lo ha dichiarato ad Agricolae Ernesto Folli, presidente del consorzio agrario di Cremona, uno dei più importanti d’Italia e fra i pochi non in mano a Coldiretti. “Non mi sembra proprio – prosegue Folli – un segnale di novità. È semmai il vecchio, anzi il vecchissimo che avanza”.

 

Sfoglia ora l'Annuario 2024 di Protagonisti dell'ortofrutta italiana

Sfoglia ora l'ultimo numero della rivista!

Join us for

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER QUOTIDIANA PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE