"Le aziende italiane pagano a caro prezzo i problemi infrastrutturali del Paese". Non usa giri di parole il direttore generale di Apofruit Renzo Piraccini (nella foto) nel fotografare la situazione della logistica in Italia a margine della conferenza stampa di presentazione dell’accordo tra Apofruit e Terremerse (leggi news).
Infatti, l’intesa tra le due cooperative ortofrutticole romagnole serve anche per cercare di limitare i danni dovuti a costi del trasporto su gomma non concorrenziali rispetto ad altri Paesi e ad altri vettori. Tanto per fare un esempio, per inviare un carico di kiwi in Medio Oriente "risulta più conveniente caricare la merce in aereo, portarla in Olanda e da lì farla partire per gli Emirati Arabi piuttosto che spedire direttamente da Roma o Milano", ha ammesso Piraccini.
Stessa cosa con la Cina: "Il costo per far arrivare un container da 40 piedi a Hong Kong è di circa 3.500 euro – spiega il dg di Apofruit – con lo stesso prezzo un camion arriva dalla Romagna a metà Germania".
L’accordo siglato dalle due aziende nei giorni scorsi, porterà a un beneficio economico, perché saranno in grado di movimentare volumi adeguati di merce e avranno la possibilità di prenotare e programmare l’affitto di container per la spedizione delle merci nei momenti in cui le tariffe sono più basse. Inoltre, la collaborazione tra Apofruit e Terremerse, permetterà ai produttori della coop cesenate di conferire la merce nello stabilimento Terremerse di Faenza e non più a Forlì o Ravenna. Il centro di raccolta ha una capacità frigorifera di 75mila quintali. Qui la frutta può essere anche lavorata e imballata. (s.m.)
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