LIMITI AL CONTANTE: GUALA SCRIVE A FASSINA

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Il presidente di FedragroMercati Ottavio Guala (nella foto) ha scritto al viceministro dell’Economia e delle Finanze Stefano Fassina per ragguagliarlo sul grave problema delle limitazioni all’utilizzo del contante imposte nei Mercati all’ingrosso, alla luce di un intervento dello stesso onorevole Fassina.

"L’attuale soglia a 1.000 euro, introdotta dal decreto Salva Italia a fine 2011, – scrive il presidenmte di FedagroMercati – rappresenta un freno per quelle realtà imprenditoriali in cui i pagamenti in contanti risultano fisiologici, comportando difficoltà operative e perdita di opportunità economiche, in specie, per le imprese operanti in aree transfrontaliere, considerando che negli altri Paesi dell’UE vigono soglie per l’utilizzo del contante più elevate. In ambito comunitario, la materia è regolata dalla direttiva 2005/60/CE (c.d. Terza Direttiva) che, oltre a fornire una definizione di riciclaggio di proventi illeciti e di finanziamento del terrorismo, prevede degli obblighi di adeguata verifica della clientela, a carico di determinati soggetti, qualora quest’ultimi intreccino una relazione d’affari o qualora concludano una transazione, in via occasionale, per un importo pari ad almeno 15.000 euro.

Tale direttiva non pone, invece, limiti all’uso del contante, ma prevede che gli Stati membri possano adottare o conservare disposizioni nazionali più rigorose di quelle comunitarie. In base a una ricerca svolta su incarico della Direzione Generale Mercato e Servizi della Commissione europea, gli stati Membri che hanno previsto una soglia massima per le transazioni in contanti sono solo sei. Oltre all’Italia, la sola Francia ha introdotto un limite inferiore a 15 mila euro (pari a 3.000 euro). Tale limite, però, è stato, correttamente, previsto per i soli soggetti con domicilio fiscale in Francia, con esclusione, dunque, dei cittadini degli altri Stati Membri dell’Unione europea. Per quest’ultimi, il legislatore francese non ha previsto alcun limite alle transazioni in contanti, in armonia con quanto stabilito a livello comunitario".

"In Italia, invece, il legislatore – puntualizza il presidente Guala – ha introdotto una deroga al divieto all’uso del contante solo a favore delle persone fisiche di cittadinanza extra-UE ed extra-SEE; di conseguenza, il limite all’uso del contante, al di sopra dell’importo di 1.000 euro, trova applicazione anche nei confronti delle persone fisiche residenti in altri Stati Membri dell’Unione europea, nonostante la legislazione comunitaria non preveda un tale tipo di divieto. Stante la persistente crisi economica, riteniamo sia divenuto ormai indispensabile affrontare il nodo delle necessarie modifiche alla normativa antiriciclaggio, prevedendo, nell’immediato, che la deroga all’uso del contante, nel rispetto dei principi di uguaglianza della normativa comunitaria, venga almeno estesa a tutti i cittadini dell’Unione Europea". La missiva è accompagnata da alcuni allegati che illustrano al Sottosegreatrio Fassina la realtà degli operatori dei Mercati all’ingrosso e le loro difficoltà attuali.

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