COSTIERAGRUMI PUNTA IN ALTO: AREALI IN CRESCITA E RINNOVAMENTO DEGLI IMPIANTI

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Per l’Op salernitana Costieragrumi, il 2017 si conclude con una crescita degli areali del 25% che porteranno 20 ettari in più di limoni della Costiera amalfitana, alcuni di questi legati a nuovi soci calabresi. Il 2018 inizia, invece, all’insegna dell’ammodernamento dal momento che nel corso di quest’anno si darà il via ad un piano di finanziamento al 50%, attraverso i programmi Operativi europei, per il rinnovamento degli impianti.

“I risultati raggiunti dall’Op – ci spiega Carlo De Riso (nella foto), presidente dell’Op di Minori (Salerno), e “Protagonista” del Corriere Ortofrutticolo, premiato nell’ultima edizione dell’evento Protagonisti, tenutosi alla Reggia di Caserta, – hanno ridato fiducia ai produttori del territorio al punto che se nel 2016 avevamo associate 140 aziende, a fine 2017 abbiamo superato le 150. Siamo riusciti a coinvolgere anche 8 nuovi soci calabresi. Il nostro obiettivo da qui al 2019 è quello di espandere gli areali dagli attuali 80 ettari e portarli a 100. Stanno già entrando in produzione nuovi 10 ettari”.

L’attività della famiglia De Riso sul territorio della Costiera amalfitana che, lo ricordiamo, è anche uno dei patrimoni dell’umanità decretati dall’Unesco, ha avuto ricadute non solo per il recupero di una coltura tipica di questo territorio ma anche per la creazione di nuovi posti di lavoro non solo nel settore primario ma anche nell’indotto industriale che si è creato, con la filiera dei trasformati.

“Le superfici da recuperare ci sono – continua De Riso – per ridare dignità alla coltura eroica della Costiera amalfitana. Il fatto che aderiscano altre realtà ortofrutticole significa che il nostro lavoro è stato apprezzato. I nostri soci sono prevalentemente piccoli produttori con appezzamenti da mille a 5mila metri quadrati. Attraverso l’Op nel 2018, riusciremo a farli accedere ai finanziamenti europei, che altrimenti gli sarebbero preclusi. Tramite i programmi operativi stiamo avviando il rinnovamento degli impianti. La cosa più costosa, in particolare, è l’installazione dei pali per i pergolati che servono a proteggere le piante dalle avversità atmosferiche come ad esempio la gradine o il vento”.

Mariangela Latella

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