BLOCCO TIR, ALL’ORTOMERCATO DI BRESCIA -70% DI MERCE

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Forti ripercussioni anche a Brescia dello sciopero dei tir che da tre giorni sta bloccando l’Italia. "C’è stata una contrazione del 70 per cento dei prodotti ortofrutticoli che arrivano a Brescia", taglia corto Massimo Tacconi, presidente di Brescia Mercati che l’altro giorno aveva affermato al Corriere della Sera che i circa 100 camion che ogni giorno arrivano a Brescia si erano ridotti a 18.

Nonostante tutto si è riusciti a mantenere una buona scorta di prodotti che approvvigionano i tre livelli della distribuzione (media, grande e piccola). Se lo sciopero non dovesse rientrare anche nei supermercati di Brescia ci si potrebbe trovare di fronte agli scaffali vuoti che in queste ore si vedono in centro e sud Italia. "Meglio acquistare frutta e verdura a chilometro zero, di marche locali, o provenienti da regioni dove l’agitazione non ha bloccato le merci", suggerisce Tacconi, come riferisce il Giornale di Brescia. Il presidente precisa anche come "non si sia verificato al momento il rialzo dei prezzi".

La criticità maggiore è ovviamente per il reperimento dei prodotti in arrivo dal Sud Italia, mentre la situazione migliora per i rifornimenti in arrivo da Veneto ed Emilia. "E’ sicuramente un momento molto difficile per il commercio e l’agricoltura italiana", prosegue Tacconi. "Auspichiamo che la situazione si possa sbloccare velocemente. Fortunatamente i grossisti hanno capito la gravità della situazione e non abbiamo registrato delle speculazioni nei prezzi".

Arance e agrumi non hanno subito rincari, così come insalata e carciofi. "Fanno eccezione le zucchine, che in questo momento arrivano dal Marocco via gomma, così come il 90 percento dei prodotti ortofrutticoli – chiude Tacconi -. Hanno subito rincari del 30 per cento, attestandosi sui 2,3 euro al chilo".

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