Oggi nella sede della Regione a Bologna ci sarà il vertice convocato dall’assessore regionale Gian Carlo Muzzarelli per mettere le basi della società che dovrebbe unificare la gestione delle fiere di Cesena, Forlì e Rimini. Lo ha scritto ieri il Resto del Carlino in un articolo a firma Paolo Morelli. Pare assodato che la nuova società non nascerà più entro la fine di quest’anno.
Per il Comune di Cesena partecipano il sindaco Paolo Lucchi e il vice sindaco Carlo Battistini; anche gli altri comuni dovrebbero essere rappresentati dai sindaci. L’incontro è fissato da tempo per fare il punto anche con i colleghi amministratori riminesi e forlivesi.
«Io e Battistini andremo a ripetere le cose che abbiamo già detto nel corso delle innumerevoli riunioni che sul tema ci sono state nel corso del 2011" – ha detto al Carlino Paolo Lucchi -:" Ci presentiamo al tavolo forti della nostra struttura fieristica e forti di un Macfrut in crescita, ma anche forti della nostra dignità». A proposito di Macfrut, è probabile che nel 2012 la collocazione nel calendario venga anticipata di una settimana rispetto a quest’anno.
«Non abbiamo ancora preso una decisione – dice Domenico Scarpellini, presidente di Cesena Fiera – ma è un’ipotesi che stiamo prendendo in considerazione perché a fine settembre saremmo in fondo alla stagione turistica e quindi avremmo più facilità a trovare in funzione alberghi, ristoranti e locali».
Le parole di Scarpellini – scrive sempre il Resto del Carlino – avvalorano l’ipotesi, che potrebbe essere sancita oggi a Bologna, che nel 2012 non si parli neppure di traferire la sede di Macfrut a Rimini. «Abbiamo già programmato le prime trasferte per presentare la nostra fiera all’estero – conferma Scarpellini – e abbiamo bisogno di certezze. Non c’è tempo da perdere».
Quanto alle preoccupazioni evidenziate da più parti che Cesena voglia sfilarsi dall’accordo sul polo fieristico romagnolo, il sindaco Paolo Lucchi minimizza: «Sulla società unica non c’è nessuna accelerazione e nessuna frenata. Quella di oggi non sarà una giornata decisiva, e comunque noi non ci facciamo codificare le tempistiche da qualcun altro. Quando riterremo opportuno proseguire nel progetto lo faremo con trasparenza e lealtà, come sempre».