Ha appena fatto in tempo a visitare Macfrut e a mostrare la sua vicinanza al settore ortofrutticolo (gliene va dato atto), e già non è più al suo posto Nunzia De Girolamo. Un comunicato ufficiale testimonia quanto la brusca interruzione del suo mandato, sia stata mal digerita dall’ormai ex ministro delle Politiche agricole.
De Girolamo ha obbedito a malincuore alle direttive del suo partito che ha tolto la fiducia al governo Letta ritirando i ministri Pdl. "Ho adempiuto alle richieste del presidente Berlusconi di rassegnare le dimissioni dal governo – scrive Nunzia De Girolamo – per rispettare il mandato politico ricevuto: sono stata indicata nell’esecutivo dal mio partito e tengo fede all’impegno assunto col Pdl e con i suoi elettori. Non posso però tacere l’amara constatazione nel vedere come, nel momento più difficile della storia del nostro partito e del nostro leader, siano sempre più evidenti atteggiamenti, posizioni, radicalismi che poco hanno a che vedere con i valori fondativi del nostro movimento liberale fatto di rispetto delle Istituzioni, senso dello Stato e tolleranza nei confronti di chi la pensa diversamente. Questo ho imparato dieci anni fa da Silvio Berlusconi. In attesa di un chiarimento interno, che auspico immediato e definitivo, e confermando la mia assoluta lealtà al presidente Berlusconi, dichiaro sin d’ora che intendo proseguire sulla strada di quei valori, non riconoscendomi in strappi estremi ed estranei alla cultura e alla sensibilità dei nostri elettori e sostenitori”.
Un messaggio molto misurato, ma chiaro nelle conclusioni. Un peccato per il settore, dal quale, al Macfrut, Nunzia De Girolamo aveva ricevuto la simpatia che si stava guadagnando sul campo grazie a una disponibilità che faceva presagire un’azione di governo che però non ha avuto il modo e il tempo di esprimere. Ora, in tempi troppo rapidi, si riapre una fase delicatissima e incerta per tutti.
