PAC, DE CASTRO: C’È ACCORDO FINALE SU RIFORMA

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È stato raggiunto ieri sera l’accordo sugli ultimi temi finanziari relativi alla riforma della politica agricola comune post 2014. “Si tratta di un successo importante – ha sottolineato il presidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo Paolo De Castro (nella foto). Ultima tappa di un negoziato lungo e complesso, durante il quale siamo però riusciti a migliorare in maniera sostanziale la proposta originaria della Commissione rendendola più vicina alle esigenze degli agricoltori europei”. Tra le misure definite durante il trilogo di ieri sera tra Parlamento europeo, Consiglio e Commissione Ue, l’introduzione della ‘degressività’ che prevede un taglio del 5% del pagamento di base agli aiuti superiori a 150.000 euro per azienda per anno (i fondi recuperati saranno trasferiti alla dotazione per lo sviluppo rurale) e l’introduzione dell’aumento del tasso di cofinanziamento per le regioni meno sfavorite dal 75% all’85%. Per quanto concerne la “convergenza esterna”, le dotazioni nazionali per i pagamenti diretti per Stato membro saranno progressivamente regolate in modo che gli Stati membri in cui il pagamento medio (in euro per ettaro) è attualmente inferiore al 90% della media dell’Ue vedrà un graduale aumento. Gli Stati membri avranno inoltre la possibilità di trasferire fino al 15% della loro dotazione nazionale per i pagamenti diretti alla dotazione per lo sviluppo rurale e avranno anche la possibilità di trasferire fino al 15% della loro dotazione nazionale per lo sviluppo rurale ai pagamenti diretti; tale percentuale potrà arrivare fino al 25% per gli Stati membri che ricevono meno del 90% della media Ue dei pagamenti diretti. “Lunedì 30 settembre – ha proseguito il presidente Comagri – voteremo in Commissione Agricoltura i quattro dossier legislativi (pagamenti diretti, organizzazione comune di mercato, sviluppo rurale, finanziamento e gestione della Pac), seguirà il voto in Plenaria, mi auguro, già nel mese di ottobre. La soddisfazione è massima – ha concluso De Castro – perché grazie alla codecisione sancita dal Trattato di Lisbona, il Parlamento europeo è riuscito per la prima volta a modificare un accordo tra capi di Stato e di governo, facendo valere le istanze degli agricoltori europei e mettendo in campo strumenti concreti e misure efficaci a loro sostegno”.

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