GROTTAGLIE (PUGLIA): OTTIMI RISULTATI PER L’UVA DA TAVOLA VICTORIA

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Annata boom per l’uva Victoria a Grottaglie, in provincia di Taranto. Secondo quanto riporta Il Corriere del Mezzogiorno, per la stagione 2013 si prevede un "pil" di 60 milioni di euro, 20 in più rispetto all’anno scorso. Cifre da capogiro per produttori che coltivano complessivamente 2.200 ettari.

I produttori grottagliesi hanno immesso sul mercato tra i 660mila e 770mila quintali complessivi. Delle aree dedicate 1.600 ettari sono “naturalmente” destinati alla “Victoria” e il resto alle “apirene” (uva senza semi). Ma la “regina” dello Ionio di questa speciale casata si conferma la Victoria che, forse mai come nell’annata 2013, è stata inseguita, blandita e apprezzata, dai cosiddetti compratori. Ad un prezzo – anche questo una “anomalia” rispetto alle precedenti annate – che hanno “fatto” i produttori. Questa eccezionale uva, stimata per qualità altissima, è stata venduta all’ingrosso, anche ai buyer della Grande distribuzione organizzata, tra i 75 e i 95 centesimi chilo, mentre le apirene (la varietà Sugar One, quella più apprezzata dal mercato pur in svantaggiata concorrenza solo per il prezzo con le similari spagnole) si è stabilita in un range tra i 95 e 1,10 euro per chilo.

Molte “partite” sono ancora tutte da tagliare, per via dei tempi imposti dalle monopoliste piattaforme nazionali, ma i produttori già sorridono.  "Questa per noi è da considerasi un’annata “normale” – ha commentato Salvador De Stefano, associato assieme ad altri 40 produttori al “Consorzio di valorizzazione e tutela dell’uva da tavola di Grottaglie – per l’andamento climatico, rispetto agli anni passati. Il resto l’hanno fatto gli eccezionali operatori che a ben ragione possono essere definiti “gli artigiani della qualità” per il loro ingegno e capacità nei campi".

Soddisfazione e “orgoglio” per il prodotto ottenuto si registra dai primi bilanci in casa Anceo, organizzazione tra produttori (oltre 60 associati), costola di rilevo di Aspo Fruit e certificata in Global Gap. Francesco Alabrese, il presidente, mette già sul tavolo dati oltre l’immaginabile, se riferiti a quelli dello scorso anno quando questa preziosa uva si vendetta anche a soli 25 centesimi al chilo.

"Produciamo a Grottaglie – ha spiegato – un prodotto di “nicchia” che gli storici mercati esteri come Germania, Francia e Inghilterra, privilegiano. Pur se anche i Paesi dell’Est e la complicata Russia si stanno aprendo ai nostri prodotti, il nostro obiettivo resta quello di divenire diretti interlocutori con le piattaforme internazionali. Noi di Anceo siamo inseriti nei “Prodotti di Qualità Puglia” e con l’obiettivo dell’associazionismo siamo certi di poterlo divenire nel breve periodo. Stiamo sollecitando che questo “pensiero unico” divenga patrimonio collettivo dei produttori grottagliesi". (fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno)

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