TRENTINO BERSAGLIATO DALLA GRANDINE. DANNI AI MELETI

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Trentino ancora bersagliato dalla grandine, dopo la tempesta abbatutasi la scorsa settimana sulla Val di Sole che aveva distrutto 50 ettari di frutteti. Nella sera di lunedì 22 luglio invece è stata colpita la zona tra la Bassa Atesina e la Rotaliana, pianura alluvionale tra il fiume Adige ed il torrente Noce, situata nella zona nord del Trentino al confine con l’Alto Adige.

A farne le spese sono state anche i meleti della zona colpita da raffiche di vento, pioggia e da grossi chicchi di ghiaccio. Difficile al momento tuttavia quantificare i danni subiti.

In quest’area "solo il 40% dei terreni coltivati era protetto da reti antigrandine – riporta video.it – la restante quota è stata letteralmente devastata e il raccolto è sostanzialmente da buttare. Chicchi di ghiaccio grandi come ciliegie hanno colpito i frutti e le stime, ancora in corso, parlano di danni per centinaia di migliaia di euro. Analoghe situazioni si registrano nel Meranese, in alta Val Venosta, nel Burgraviato".

Simone Pilati, direttore de La Trentina, intervistato dal Corriere Ortofrutticolo, rivela che "per quanto ci riguarda abbiamo subito dei danni nei meleti della Val di Cembra. Per fortuna non si tratta di areali molto estesi, sebbene i frutteti e le produzioni siano di ottima qualità. La grandine era secca, i chicchi grossi, accompagnati da un forte vento. Queste condizioni hanno causato danni ingenti ai frutti, specie quelli esposti a nord, che sono andati praticamente distrutti. Nei prossimi giorni valuteremo l’entità dei danni", conclude Pilati. (E.Z.)

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