VAL VENOSTA: RACCOLTA ORTAGGI PARTITA IN RITARDO, OTTIMISMO PER LA STAGIONE

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Iniziata a giugno con un lieve ritardo, la raccolta delle verdure Val Venosta, quest’anno terminerà ai primi di ottobre. “Al momento siamo soddisfatti dell’andamento della raccolta – spiega Reinhard Ladurner (nella foto), responsabile vendite verdure VI.P e direttore di ALPE, una delle sette cooperative ortofrutticole associate a VI.P.

La raccolta è iniziata da pochi giorni, con circa 2 settimane di ritardo rispetto al consueto. La stagione si profila comunque positiva e la qualità delle verdure è molto buona, anche grazie al particolare clima della valle: le temperature mai eccessivamente elevate, unite al clima fresco e ventilato della valle, hanno favorito la crescita di un prodotto eccellente. La produzione di quest’anno – prosegue Ladurner – si prospetta buona sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo, con un aumento di circa il 25% di prodotto rispetto alla stagione passata”.

Il cavolfiore rappresenta l’ortaggio più tipico della Val Venosta, con una produzione di circa 2.500 tonnellate, al quale si aggiungono radicchio, insalata iceberg e altre varietà di cavolo per un totale di 3.000 tonnellate. Le particolari condizioni climatiche della Val Venosta favoriscono la coltivazione di un cavolfiore con un‘infiorescenza eccellente: candida, compatta, dal profumo gradevole e dal sapore genuino, un prodotto fresco e naturale sul quale le cooperative venostane svolgono il controllo qualità secondo il protocollo sviluppato da VI.P.

L’associazione da sempre si concentra su metodi di produzione certificati e trasparenti, che avvengono nella tutela e nel rispetto dell’ambiente e del consumatore. Questo procedimento è caratterizzato da rigide norme di sicurezza e severi sistemi di controllo: dalla coltivazione alla consegna, il percorso qualità assicura la rintracciabilità della merce fino ai produttori. Area di produzione e microclima. Le condizioni atmosferiche e il particolare microclima di questa regione costituiscono il segreto dell’alta qualità dei prodotti ortofrutticoli.

La zona di produzione delle verdure inizia a 500 metri e prosegue fino a circa 1.000 metri di quota. La costante presenza di sole (circa 300 giorni l’anno), la scarsa piovosità, la grande escursione termica dovuta all’alternanza di correnti d’aria fredda provenienti dai ghiacciai e correnti d’aria calda dal bacino del Mediterraneo, donano ai prodotti ortofrutticoli della Val Venosta l’inconfondibile freschezza e croccantezza tipiche delle colture d’alta montagna. Il clima unico inoltre rende possibile la produzione di cavolo, insalata e radicchio anche in estate, quando altre zone di coltivazione hanno già terminato la raccolta. Nei mesi più caldi infatti, quando questi ortaggi non sono più reperibili in pianura, la Val Venosta continua la propria produzione di verdura.

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