EPATITE A NEI FRUTTI DI BOSCO SURGELATI DI GREEN ICE. SECONDO CASO IN UN MESE

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Presenza di Epatite A in frutti di bosco surgelati. Il sistema di allerta alimentare della Valle d’Aosta ha segnalato il ritiro dal mercato del prodotto surgelato "Misto bosco surgelato – Bosco Buono" confezionato dalla ditta Green Ice Spa di Corsico (Milano) nello stabilimento di Via Roma 5/7 Ponte Crema (Pavia) e distribuito dalla Primafost con sede a Mantova.

Nelle confezioni è stata riscontrata la presenza del virus dell’epatite A. Nell’arco di un mese è il secondo allerta che riguarda questo prodotto. Però, questa volta, la contaminazione riguarda un altro lotto. Si tratta della confezione con numero di lotto L 13 79, che come termine minimo di conservazione ha febbraio 2015. Il prodotto è stato distribuito oltre che in Valle d’Aosta in vari altri supermercati a livello nazionale. Il Ministero della salute non fornisce ulteriori elementi, salvo precisare che si tratta della quarta allerta in un mese. "La 2013.880 è la 4° allerta notificata dall’Italia nell’ultimo mese concernente il riscontro di virus dell’epatite A in un mix di frutti di bosco congelati. I prodotti coinvolti contenevano in varie proporzioni i seguenti frutti: more, mirtilli, lamponi, ribes rossi. Ad oggi è noto che tutte le materie prime che compongono i mix delle 4 allerta sono di provenienza estera: Serbia, Canada, Ucraina, Bulgaria, Polonia e Romania. Le aziende hanno già provveduto agli opportuni ritiri e richiami presso i punti vendita".

L’incremento dei controlli su questa tipologia di prodotti scaturisce dall’aumento di casi umani di epatite A, osservato dall’Istituto superiore di sanità, soprattutto nelle regioni del centro-nord Italia. Si è attivato un gruppo di lavoro composto da esperti del Ministero della salute, Istituto Superiore di Sanità e Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna – Centro di referenza nazionale dei rischi emergenti in sicurezza alimentare, con l’obiettivo di confermare l’ipotesi di correlazione tra questo aumento di casi con il consumo di frutti di bosco, nonché adottare le migliori strategie integrate di controllo.

Il 23 maggio scorso il Ministero della salute ha emanato una Circolare per rafforzare la sorveglianza dei casi, in modo da poter avviare indagini mirate sul territorio nazionale. Non è ancora stato possibile determinare l’origine della contaminazione, pertanto il Ministero ha pubblicato nella sezione del Portale le raccomandazioni sul corretto impiego di questi prodotti.

L’azienda Green ice un mese fa aveva scritto al Fatto Alimentare affermando che: "Tutte le altre analisi compiute sia dalla Struttura Sanitaria Pubblica, sia le controanalisi fatte autonomamente dalla nostra azienda su questo e su gli altri lotti risultano al momento negativi per la presenza del virus e totalmente conformi a quanto indicato dalla legge. Ci teniamo a segnalare il fatto che non era mai accaduto in passato che venisse rilevata la presenza del virus epatite A nei frutti di bosco surgelati, e non era un fatto prevedibile. Tutta l’analisi microbiologica eseguita su tutta la nostra produzione è sempre stata controllata e nei limiti di legge". Ora il nuovo caso. (fonte: Il Fatto Alimentare)

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