“L’apertura del mercato statunitense per la pera italiana sarebbe importantissima, specie per la sua “regina”, l’Abate Fetel”. Stefano Soli (nella foto). direttore commerciale e marketing di Valfrutta Fresco, è fiducioso sull’accordo per il via libera dell’export di pere e mele italiane negli Usa, in via di definizione in questi giorni (leggi news).
“Tale sbocco darebbe una straordinaria alternativa ai mercati europei e non solo”.
Attenzione però all’approccio al mercato a stelle e strisce, avverte Soli. “Serve concentrare maggiormente l’offerta. Non si potrà andare in ordine sparso. Sarà necessario costruire e comunicare una attenta e incisiva politica di marca e un’azione unitaria. Ci sono già esempi positivi in tal senso in altri comparti e su altre aree, come From per le mele. Seguiamo quella via”.
“Non partiamo quindi alla conquista degli States come un’allegra armata Brancaleone”, sottolinea Soli. “Il rischio è di presentarci con prodotto con qualità non costante, con marchi diversi, e creare concorrenza interna, a partire dai prezzi. Il tutto si tradurrebbe in un devastante effetto boomerang per il comparto italiano. Questa opportunità dovrà essere al contrario un ulteriore occasione per la produzione per ricompattarsi e presentarsi unita a questa nuova sfida. Solo operando in questo modo potremo essere vincenti e creare le premesse per un sicuro successo per le pere italiane negli Usa”.
Emanuele Zanini
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