MELE E PERE ITALIANE NEGLI USA: ACCORDO IN DIRITTURA D’ARRIVO

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Le mele e le pere italiane presto potrebbero avere il semaforo verde per entrare nel mercato degli Stati Uniti. Il condizionale, in questo caso, è d’obbligo, anche se nel settore si respira un’aria di cauto ottimismo in merito alla trattativa in corso. Ne diamo notizia in anteprima nazionale.

Il Cso, Centro Servizi ortofrutticoli, per il comparto pere, e Assomela, per le mele, stanno lavorando alacremente per cercare di chiudere positivamente la mediazione con il Paese nordamericano. L’accordo vale molto, moltissimo per il settore ortofrutticolo nazionale che con questa intesa troverebbe uno sbocco commerciale fondamentale per i due prodotti ortofrutticoli, finora bloccati da rigide barriere fitosanitarie.

A breve arriverà in Italia un ispettore americano, per analizzare e valutare l’organizzazione della filiera italiana. Quindi si dovrebbe firmare il piano di lavoro per stabilire i criteri attraverso i quali sarà possibile inviare le mele e le pere made in Italy sugli scaffali dei supermercati statunitensi. La prossima settimana sarà fondamentale per capire le concrete possibilità di realizzazione dell’intesa. Se si dovesse chiudere l’accordo rapidamente entro le prossime settimane, i primi quantitativi di mele e pere potrebbero partire alla volta degli Usa già dalla prossima campagna 2013-2014. Una manna dal cielo per gli operatori del settore. Per questa annata quindi si tratterebbe di volumi molto ridotti, si parla di poche migliaia di tonnellate, ma che aprirebbero la via del mercato statunitense, dopo lunghi anni di attese e speranze. Già dalla campagna successiva, 2014-2015, i quantitativi potrebbero infatti aumentare considerevolmente. Cso e Assomela stanno lavorando assiduamente per chiudere l’intesa e rimangono tuttavia molto cauti sull’argomento e non si sbilanciano.

“Dall’inizio dell’anno – affermano al Cso – le relazioni tra Italia e Stati Uniti su questo argomento si sono molto rinsaldate e questo grazie anche all’importante lavoro istituzionale portato avanti dal ministero delle Politiche Agricole e in particolare dall’ex ministro Mario Catania che aveva dato una fortissima accelerata per consentire un avanzamento delle trattative”.

Sul tema, insomma, la voglia di dialogo tra i due Paesi è assai concreto. Un aiuto per la positiva conclusione dell’accordo potrebbe arrivare anche dall’avvio delle trattative per l’accordo di libero scambio sancito al recente G8 in Irlanda. La partita in gioco per il settore è importantissima. Le premesse per portarla a casa ci sono tutte.

Emanuele Zanini

emanuele.zanini@corriere.ducawebdesign.it

 

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