A BRUXELLES COLDIRETTI LANCIA L’ALLARME SUL TRAFFICO ILLECITO DI AGLIO CINESE

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Si è tenuta a Bruxelles la riunione del gruppo di lavoro Ortofrutticoli del Copa-Cogeca che aveva all’ordine del giorno, come richiesto da Coldiretti dopo i lavori del gruppo di contatto Italia, Francia, Spagna, tenutosi a Voghiera (Ferrara) nel mese di aprile, la discussione sul settore dell’aglio.

Nell’occasione Coldiretti ha portato a conoscenza dei partecipanti le problematiche relative al traffico di contrabbando di aglio cinese, già denunciato in passato dall’Olaf, l’Ufficio europeo di lotta antifrode, e scoperto nei primi mesi dell’anno tra Svezia e Norvegia, traffico finalizzato ad evadere i dazi doganali, con il conseguente danno per l’erario e per i produttori di aglio dell’Ue.

Secondo quanto riportato anche dagli organi di informazione di diversi Paesi, i territori più vulnerabili al contrabbando d’aglio dalla Cina sarebbero il Regno Unito, l’Italia e la Polonia. Questo problema, che i rappresentanti francesi hanno segnalato essere comune anche per i funghi e che più volte è stato segnalato anche per i pomodori provenienti dal Marocco, è il segnale evidente di come gli accordi bilaterali che l’Unione Europea stringe con Paesi extra-Ue siano troppo spesso aggirati e non rispettati.

È quindi necessaria una adeguata valutazione delle conseguenze che accordi presi con troppa leggerezza – sostiene Coldiretti – possono determinare sulle imprese comunitarie, ma anche che vi siano più controlli sui prodotti in entrata.

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