Colpo di coda della primavera impazzita nelle campagne italiane dove la grandine con chicchi grandi anche come palline da golf si è abbattuta sulle coltivazioni a macchia di leopardo lungo la penisola. E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti sugli effetti dell’ultima ondata di maltempo che fa salire ulteriormente il conto dei danni provocati dall’andamento climatico anomalo del 2013.
Se in Abruzzo lungo la costa del Pescarese e del Teramano la grandine ha colpito le viti, ma anche distrutto le piantine di pomodori, melanzane e peperoni, nelle Marche – sottolinea la Coldiretti – si contano danni nell’Ascolano a vivai, grano, frutta oltre che alle vigne. La grandine – precisa la Coldiretti – è la più temuta dagli agricoltori in questa stagione perché provoca danni irreparabili alle coltivazioni vanificando il lavoro di un intero anno, con effetti economici ed occupazionali in vista delle campagne di raccolta estive e della vendemmia. Con l’ultima ondata di maltempo il conto dei danni, delle perdite e dei maggiori costi provocati all’agricoltura italiana dal maltempo in questa primavera hanno superato – conclude la Coldiretti – il miliardo di euro.