CONSORZIO DI TUTELA IGP POMODORO DI PACHINO: RICHIAMATI FORTUNATO E CHIARAMIDA

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Sebastiano Fortunato e Salvatore Chiaramida tornano alla guida del Consorzio di Tutela Igp Pomodoro di Pachino, rispettivamente come presidente e direttore. La richiesta del ritorno dei due dirigenti nell’organizzazione siciliana è arrivata a gran voce direttamente dall’ultimo cda, che ha rinnovato a Fortunato e Chiaramida la piena fiducia.

Fortunato (nella foto a fianco, a sinistra) si era dimesso da presidente del consorzio tre mesi fa. Lo stesso aveva fatto l’anno scorso Chiaramida (nella foto, a destra).

I due hanno accettato solo a condizione ed a patto che alcuni punti cardine della politica consortile venissero rispettati da tutti in modo ferreo, senza deroghe e nel modo più severo possibile. Queste condizioni sono poi state messe nero su bianco da Sebastiano Fortunato, il quale in una lettera molto netta e decisa, ha precisato di accettare di riprendere la carica per un periodo di transizione di sei mesi, concentrato su 3 priorità essenziali: il controllo e il monitoraggio del mercato, il controllo della qualità, il controllo e la verifica delle frodi.

Tali priorità sono state accompagnate da linee di azione ben definite, che prevedono l’obbligo da parte dei soci ad adoperare l’area intranet dedicata al monitoraggio, l’istituzione di una commissione di monitoraggio prezzi e una commissione di qualità che includa un agronomo esperto con funzioni ispettive, la cui azione dovrebbe avvenire in raccordo con l’Organismo di Controllo individuato dal MIPAAF.

L’elenco delle condizioni prevede una serie di misure mirate al reperimento di nuovi fondi per rilanciare le attività e alla riduzione di spese superflue, l’impegno a penetrare i mercati esteri in ambito UE ed Extra-UE, e il rinnovo del contratto coi produttori per garantire una maggiore entrata alle aziende produttrici che si impegnano ad aumentare i quantitativi di prodotto IGP.

Le condizioni dettate da Sebastiano Fortunato per accettare la carica di presidente prevedono l’affiancamento di una squadra di professionisti e di collaboratori: primo fra tutti appunto Salvatore Chiaramida nella veste di direttore al quale ha rinnovato stima e fiducia incondizionata, più i quattro consulenti esperti nei vari campi (Giuseppe Gambuzza, Marco Schembari, Paolo Meli e Pippo Gibilisco), assecondando il principio che il vicepresidente Massimo Pavan ha ben sintetizzato con lo slogan “squadra vincente non si cambia”.

Nel contempo la riunione dell’ultimo cda è servita anche a nominare come nuovo vice-presidente della categoria Produttori Salvatore Criscione ed a formalizzare l’accettazione alla nomina di consiglieri di due giovani imprenditori pachinesi, Giuseppe Sipione e Giorgio Barrotta, che entrano così a far parte a pieno titolo del c.d.a. del Consorzio. Si prevede adesso una stretta molto decisa sulle politiche di qualità del Consorzio, e questa volta con il massimo impegno di tutti i soci, alla luce del fatto che le recenti politiche agricole sono orientate a valorizzare esclusivamente i prodotti di qualità, e quelli a marchio IGP in primo luogo.

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