Il sostituto procuratore della Repubblica Antonio Nicastro ha richiesto l’archiviazione per il procedimento a carico della Pasam, azienda siciliana accusata di porre in commercio limoni convenzionali di provenienza argentina etichettandoli e confezionandoli come prodotti biologici di provenienza locale e indicandoli peraltro come “igp” “ Limone di Siracusa”.
“Siamo sempre stati sereni perché certi di avere sempre agito in maniera onesta, nel pieno rispetto della legalità", commenta il presidente dell’impresa siracusana Luigi Meli (nella foto). "La richiesta di archiviazione firmata per il procedimento che riguardava la società cooperativa Pasam, produttori agricoli siracusani associati per il mercato ci rincuora e rassicura, ma dall’altra parte ci ricorda anche quanto questa vicenda ci abbia danneggiato, non meritandolo, in termini di immagine ed economici. Si è detto tanto, credo troppo, dopo la notizia di quella presunta frode, anche se non basterà probabilmente a recuperare la credibilità costruita in 30 anni di lavoro e demolita in pochi giorni, anche per via di commenti, espressi a mio parere in maniera affrettata.