MAAP PADOVA: CASE-HISTORY AL WUWM DI HELSINKI

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Il MAAP di Padova è stato presentato come un caso interessante, a livello internazionale, per la sua organizzazione generale e i servizi che ha saputo sviluppare per i suoi grossisti e a supporto delle esportazioni. E’ successo a Helsinki, capitale finlandese, nel corso della conferenza mondiale del WUWM, l’associazione internazionale dei mercati all’ingrosso.

L’incontro si è svolto dal 22 al 25 maggio scorsi. Quella di Francesco Cera, direttore generale del MAAP, e di Alberto Filippino, direttore generale dell’Associazione grossisti di Padova, è stata l’unica relazione italiana tra le tante presentate al Wuwm, ed ha riscosso grande interesse, a testimonianza del fatto che i migliori mercati all’ingrosso italiani – e il MAAP è certamente tra questi – sono tra i migliori al mondo.

Tre gli elementi che hanno caratterizzato la relazione dei due dirigenti padovani: il concetto di ‘carico misto’ che dà il senso della definizione del mercato come piattaforma logistica; la prima ‘filiale’ aperta all’estero; il dinamismo del Gruppo Grossisti e i molti servizi sviluppati dal GROCED.

Ma vediamo nel dettaglio che cosa hanno detto Cera e Filippino. Ne esce un quadro dettagliato del Mercato Agro-Alimentare di Padova che vale la pena riportare quasi per esteso. Eccolo.

Il Mercato AgroAlimentare di Padova (MAAP) si colloca, a livello italiano, al quinto posto per capacità commerciale su un totale di circa 200 mercati all’ingrosso e alla produzione censiti dalla Guida nazionale dei Mercati e Centri Agro alimentari all’ingrosso italiani. MAAP è certificato ISO 9001 – Vision 2000. All’interno del mercato operano 38 imprese grossiste e lavorano, complessivamente, circa 1.000 persone tra concessionari grossisti, produttori agricoli, dipendenti ed addetti alla movimentazione delle merci.

Nel MAAP vengono commercializzate ogni anno circa 360 mila tonnellate di ortofrutta fresca che corrispondono ad una fatturato di circa 400 milioni di euro. Il Mercato AgroAlimentare di Padova si contraddistingue per la specialistica attività di esportazione di prodotti ortofrutticoli freschi, attività per la quale MAAP è il primo mercato all’ingrosso italiano per importanza. In particolare, MAAP funziona quale piattaforma logistica di smistamento prodotti, recependo prodotti freschi da svariate provenienze che vengono riassemblati in carichi misti per l’esportazione.

Quotidianamente circa 30 camion partono dal mercato per esportare ortofrutta fresca in Austria, Svizzera, Grecia, Bosnia, Slovenia, Serbia, Croazia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Romania, Bulgaria, Ungheria fino alle Repubbliche baltiche di Estonia, Lituania, Lettonia nonché Bielorussia, Ucraina (Kiev), fino a Mosca e S. Pietroburgo.

Circa il 45/50% del fatturato di MAAP è dato dall’attività di esportazione. Grazie ai 20 mila metri quadri di magazzini di supporto attrezzati, le aziende esportatrici dispongono di ampi locali per la raccolta e preparazione dei prodotti in spedizione, attrezzati con celle frigo ed impianti di condizionamento. In particolare, il totale della superficie investita a celle frigorifere ed aree coibentate per il rispetto della catena del freddo è pari, indicativamente, a circa 22 mila metri quadri ovvero 120 mila metri cubi di cubatura complessiva.

L’ampia metratura delle piattaforme attrezzate all’interno del mercato consente anche di ospitare catene della Grande Distribuzione Organizzata che, grazie al supporto logistico in mercato, acquistano all’interno dello stesso con ampi margini di efficienza logistica, contenimento dei prezzi e di notevole garanzia della velocità di fornitura ai punti vendita, con conseguente maggiore freschezza e qualità dei prodotti per il consumatore finale. All’interno del mercato sono presenti anche aziende che effettuano il confezionamento e la lavorazione prodotti direttamente per le catene distributive loro clienti. MAAP dispone di oltre 250 mila metri quadri di area complessiva con 86 mila metri quadri di area coperta, 123 stand di vendita, 30 mila metri quadri di tettoie di carico e scarico, 38 attività commerciali collegate telematicamente mediante fibra ottica ad un sistema informatico centrale, 58 magazzini di deposito, confezionamento e refrigerazione, oltre 1.000 posti-parcheggio.

Entrare nel MAAP significa anche avere a disposizione uffici commerciali, servizi di cooperative di movimentazione merci e lavorazione dei prodotti, un ufficio di controllo per l’esportazione di Agecontrol, un’agenzia di banca, il servizio fitosanitario regionale, un presidio igienico/sanitario, 5 bar e un ristorante. Recentemente è stata acquisita anche un’area di circa 42 mila mq per attività di prossima espansione nel settore agroalimentare.

 

Composizione della Società Consortile Mercato AgroAlimentare Padova

Dal 1997 opera, quale Ente gestore del mercato di Padova, una Società Consortile a Responsabilità limitata con capitale sociale pari a 8.204.575,00 euro, interamente versati. La Società è anche direttamente proprietaria di una consistente porzione dell’area mercatale. La maggioranza è pubblica, con il Comune di Padova, proprietario dell’area mercatale principale, che possiede il 38,2% delle azioni e la Camera di Commercio che ne detiene il 12,3%. La Società è allargata anche agli operatori grossisti privati (Gruppo Provinciale Commercianti Ingrosso Prodotti Ortofrutticoli) che vi partecipano con una percentuale di investimento notevolissima pari al 42,1%. Con tale partecipazione il Mercato di Padova, a livello nazionale è il primo assoluto per maggiore partecipazione privata di operatori grossisti. Completano la compagine sociale Veneto sviluppo, la Società finanziaria privata della Regione Veneto con il 6,3% delle azioni nonché i produttori agricoli con l’1,1% delle azioni suddivise tra Coldiretti e Confagricoltura.

 

L’attività di esportazione: 10 anni dallo sviluppo al consolidamento

A partire dal 1993, anno di trasferimento dal vecchio al nuovo mercato di Padova, è evidente il notevole trend di crescita dell’ortofrutta commercializzata, con un picco di incremento di oltre 2 milioni di quintali pari ad oltre il 200% in più, rispetto alla vecchia struttura. Oltre all’ampliamento del bacino della clientela, in parte confluita anche dalle Province vicine, va segnalato che il mercato di Padova, dal 1997 ha ottenuto la fornitura unica di tutte le basi NATO statunitensi in Europa, ed ha sviluppato moltissimo l’esportazione verso i Paesi dell’Europa dell’est e dell’Austria, tanto che i quantitativi esportati sono passati da circa il 3% dei primi anni ’90 all’attuale 45% del totale commercializzato dal mercato. La vocazione del Mercato AgroAlimentare di Padova per l’attività di esportazione è legata sostanzialmente a due aspetti principali. Il primo riguarda la posizione geografica, con una naturale collocazione che lo pone ad una distanza baricentrica tra i principali punti di approvvigionamento dei prodotti (Sud Italia, Spagna, porti di Vado e Livorno) ed i Paesi di riferimento dell’Est Europa e la Russia.

Il secondo aspetto è collegato alla specializzazione nel realizzare i cosiddetti carichi misti. Ciò significa che il mercato diventa una naturale piattaforma redistributiva dove viene svolta una vera e propria attività di “cross docking”; il MAAP raccoglie sulle proprie piattaforme quantità notevoli di prodotti freschi ed è in grado di riassemblarli e prepararli per la spedizione organizzando pallets di prodotti misti, già pronti per i punti vendita di smercio. Un ulteriore aspetto che ha contribuito allo sviluppo dell’attività di export è dato da un approccio alla vendita che premia più il servizio e la collaborazione con il cliente che non la parte meramente commerciale. Ciò significa garantire: controlli di qualità dei prodotti; estrema velocità di fornitura dall’ordine; definizione e gestione concordata del prezzo di vendita che è spesso franco partenza. Da evidenziare, poi, un altro aspetto molto importante per la garanzia della velocità ed efficienza logistica del sistema di esportazione ovvero la flessibilità negli orari di mercato garantita dall’Ente gestore. Un altro punto in cui l’Ente gestore si impegna molto è quello relativo alla promozione ed organizzazione di missioni e workshop all’estero per sostenere le attività di esportazione e incrementare i contatti per le importazioni di prodotti dall’estero.

 

Sviluppi logistici: piattaforme all’estero

Nel mese di luglio 2012 MAAP ha costituito la nuova società MAAP Albania con sede a Tirana. La società, partecipata da MAAP, dal Gruppo Grossisti del Mercato e da un socio albanese, nasce nell’intento di testare e sviluppare un nuovo format sperimentale di approccio per incrementare l’esportazione verso l’estero. Anche per i mercati specializzati in esportazione si è visto, infatti che è necessario cambiare l’approccio verso la esportazione, in maniera più attiva ovvero costituendo anche dei veri e propri avamposti all’estero, da utilizzarsi quali vere e proprie piattaforme logistiche per gestire l’esportazione. Ciò anche per contenere la forte concorrenza in tal senso sviluppata da Paesi competitors dell’Italia per le aree dell’Est Europa, in particolare Spagna e Turchia. E’ stata, quindi, costituita ed attrezzata una piattaforma per attività di import export che verrà gestita per incrementare i flussi di esportazione verso Albania, Kosovo, Montenegro e Macedonia per un bacino stimato di circa 10 milioni di abitanti. Se il format riuscirà verrà ripetuto in altri Paesi, prevalentemente dell’Est Europa.

 

Il Gruppo Grossisti

All’interno del mercato, gli operatori si sono riuniti in un’Associazione di categoria – denominata Gruppo Provinciale Grossisti e Commissionari di prodotti ortofrutticoli (noto anche come Gruppo Grossisti) – con una mission ben precisa: dare risposte concrete alle esigenze e alle problematiche che possono riguardare i grossisti di mercato. In tale ambito i grossisti hanno condiviso non solo le varie expertise ma, soprattutto, le problematiche che via via venivano a presentarsi cercando, nel contempo, di trovare soluzioni concrete. In questo complesso intreccio di relazioni, grazie al confronto tra le varie aziende, si è venuta a formare la consapevolezza non solo che molti dei problemi avevano una matrice comune, che quindi richiedevano un approccio unitario, ma anche che i grossisti svolgono un ruolo centrale nell’ambito dei mercato all’ingrosso e che ne sono il motore. In altre parole si è passati da una situazione in cui il mercato era visto e vissuto, dai grossisti, come il luogo messo a disposizione dalla pubblica autorità per agevolare l’incontro e lo scambio delle merci, ad una realtà economica più complessa in cui i grossisti svolgono il ruolo non solo di garantire l’approvvigionamento e la distribuzione dei prodotti ortofrutticoli per la municipalità ma addirittura di diventare fattore di sviluppo economico: creando posti di lavoro, generando ricchezza – anche alimentando l’indotto, veicolando il nome della città di Padova nel mondo.

Pertanto si è assistito ad un rovesciamento dei ruoli: i grossisti sono passati da una posizione passiva, tipica di chi usufruisce di servizi, ad una attiva, in cui il motore delle attività e la prima ragion d’essere del mercato è rappresentata proprio dagli operatori stessi. Questa situazione ha fatto sì che negli anni settanta i grossisti padovani si organizzassero anche per la gestione in massa delle problematiche comuni: gestione del personale, adempimenti burocratici, supporto informativo e interpretativo delle norme fiscali e non è un caso che la costituzione del Consorzio Groced – l’azienda del Gruppo Grossisti che eroga servizi a favore dei Grossisti di mercato – coincida con l’introduzione dell’IVA nel sistema tributario italiano.

Ma il vero e proprio cambiamento avviene in due precisi momenti successivi: nel 1993, in occasione del trasferimento del mercato dalla vecchia sede a quella attuale; nel 1997, quando il mercato si viene ad organizzare come società consortile. Con il primo, si assiste ad una ricollocazione del mercato sciogliendolo dall’abbraccio ‘mortale’ con la città. Il mercato infatti passa da una posizione dentro il perimetro cittadino ad una più periferica: lo allontana dalla città ma lo avvicina alle principali vie di comunicazione, rendendo così possibile lo sviluppo verso l’esterno (per cui si passa, nel breve lasso di un decennio, da un mercato cittadino ad uno internazionale); ma non solo, la nuova sede porta anche ad un miglioramento logistico: struttura più moderna e funzionale, maggiori spazi a disposizione, minori tempi di percorrenza, possibilità di ampliamento della struttura. Con il secondo, i grossisti riescono a farsi ammettere, come categoria, tra la compagine sociale della nuova società consortile. Inizialmente i grossisti, per il tramite della propria associazione, il Gruppo Grossisti, partecipano in ragione di circa il 20% del capitale sociale ma nel breve arco di alcuni anni la quota passa al 42% per attestarsi, ai nostri giorni, intorno al 49% con una presenza consolidata di propri rappresentanti anche nel Consiglio di Amministrazione del MAAP.

 

I Grossisti quale motore del mercato – sinergia con partner pubblico

Con l’avvenuto rafforzamento in MAAP, sia a livello societario che di consiglio di amministrazione, i grossisti divengono un partner insostituibile e imprescindibile per la gestione della società consortile interloquendo e interagendo alla pari con i partner pubblici (Comune di Padova e Camera di Commercio di Padova). Fin da subito, sia per la lungimiranza del partner pubblico che per la determinazione dei grossisti, si assiste ad una suddivisione dei compiti caratterizzata da un forte rispetto dei ruoli e da una elevatissima capacità di dialogo. Si tratta di uno dei pochi validi esempi di integrazione sinergica tra pubblico e privato. La componente pubblica determina le regole generali di gestione, garantisce il controllo e il rispetto delle regole comuni, garantisce a tutti gli operatori pari opportunità, adotta politiche di sostegno e tutela dei prodotti, patrocina campagne di sensibilizzazione e di educazione alimentare, vigila su qualità e caratteristiche igienico sanitarie.

La componente privata, per contro, realizza le linee indicate con criteri di economicità e profitto, garantisce il flusso costante delle merci sia in termini di qualità che di quantità, risponde alle richieste provenienti dalla filiera di settore, indirizza i flussi di merce, cura e garantisce la qualità e il rispetto delle norme igienico sanitarie, promuove a livello internazionale il mercato di Padova e, con questo, le ditte in esso operanti. La stessa sinergia/collaborazione, inoltre, la si trova anche a livello istituzionale dato che al partner pubblico è riservata la presidenza e, con essa, la rappresentanza della società; mentre al partner privato/grossista viene affidata la gestione operativa della struttura destinando la carica di amministratore delegato ad un operatore del mercato (tipicamente al presidente del Gruppo Grossisti). La forte integrazione tra le due anime (pubblica e privata) ha fatto sì che nel mercato di Padova si siano raggiunti obiettivi altrimenti non ottenibili:

– realizzazione di un sistema informatico integrato che collega gli operatori grossisti in una rete interna e di una rete esterna, in fibra ottica, che connette il mercato direttamente ad una dorsale internet (entrambi i progetti sono stati co-finanziati dal partner pubblico)

– gestione dei servizi di rete e di trasmissione delle informazioni tra grossista e grossista, e tra mercato e resto del mondo

– pubblicazione e aggiornamento del listino prezzi

– realizzazione di isole ecologiche per raccolta differenziata e riciclaggio, con conseguente abbattimento dei costi di smaltimento dei rifiuti

– predisposizione e firma di protocolli operativi e d’intesa con enti pubblici a cui è demandato il controllo del rispetto delle norme di legge

– realizzazione di missioni esplorative verso nuovi mercati e sostegno nell’attività fieristica

– realizzazione di impianto fotovoltaico non solo per sostenere il consumo interno (autoconsumo) ma addirittura per immettere energia elettrica in rete, con evidente beneficio, oltre che economico, anche in termini ambientali grazie all’abbattimento delle emissioni di gas serra,

– stipula di protocolli d’intesa con altri mercati e organismi sia nazionali (forte collaborazione con il Mercato di Verona) che di altri paesi europei ed extraeuropei.

 

Sul versante interno la stretta collaborazione e l’elevato livello di integrazione tra gli operatori grossisti ha comportato:

– una forte economia di scala nell’acquisizione di beni e servizi di uso comune (pulizia delle aree comuni, servizi di derattizzazione, guardiania, videosorveglianza, manutenzioni impianti)

– la realizzazione di un centro elaborazione dati per la gestione in outsourcing delle rilevazioni contabili di ciascuna azienda interna al mercato, gestione del personale dipendente ed esecuzione di tutti gli adempimenti in materia di lavoro e assistenza fiscale, anche in fase di verifica da parte degli organi ispettivi

– la realizzazione di corsi di formazione e riunioni informative tra operatori in merito a novità normative e operative

– la realizzazione e la gestione di un consorzio tra operatori per l’esportazione di prodotti verso paesi extra Unione Europea

– realizzazioni di unità/piattaforme logistiche all’estero per il sostegno e la vendita di prodotti provenienti dal mercato di Padova – corsi di formazione e prevenzione (sorveglianza sanitaria) per il personale dipendente

– manutenzione, aggiornamento e personalizzazione dei programmi informatici in uso agli operatori grossisti

– programmi di assistenza e manutenzione materiale hardware

– standardizzazione di procedure informatiche e operative in genere (produzione e stampa di documenti)

– stampa e archiviazione della documentazione di ciascuna società operante all’interno del mercato – inoltro per via telematica di pratiche destinate agli Enti pubblici.

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