Venerdì 10 maggio il radicchio tondo di Chioggia nel mercato all’ingrosso ha superato abbondantemente i 2 euro al chilo alla produzione. Un traguardo ritenuto assolutamente anomalo, se si guarda a una normalità dei prezzi nel corso delle ultime stagioni, tanto più che si è a maggio ben inoltrato.
Ma questa primavera è assolutamente anomala, annegata dalla pioggia e bloccata dalle basse temperature. Commenta Marco Garagnani, responsabile del magazzino di Chioggia di OPO Veneto: “Il clima sta rovinando la stagione. Manca prodotto, mentre la richiesta è forte ed è difficile soddisfarla. In questa situazione è chiaro che i prezzi schizzano verso l’alto, spinti in particolare dalle forniture per la quarta gamma. Coltivazione, lavorazione, raccolta, tutto è scombussolato”. La quarta gamma viene chiamata in causa, ed è un aspetto che evidenzia lo stesso presidente del Consorzio del radicchio Igp di Chioggia Giuseppe Boscolo Palo (nella foto), in quanto per soddisfare le richieste è disposta a pagare caro il prodotto, potendo contare su maggiori margini di profitto. C’è scarsità di radicchio coltivato a Chioggia, ma la stessa condizione si ha in altre aree, dove l’ortaggio è prodotto in questa stagione, in provincia di Ferrara e nel Lazio. Prezzi stellari, ma il beneficio che deriva ai coltivatori è molto relativo perché c’è una sensibile riduzione della produzione per ettaro (stimata, al momento, quasi del 30 per cento) e quindi aumentano, in proporzione, i costi aziendali. “In sostanza – sintetizza Giuseppe Boscolo Palo – i prezzi alti del momento, date le condizioni in cui avvengono, non danno nel complesso grandi soddisfazioni ai coltivatori. Credo che, alla fine, le perdite potrebbero essere maggiori di quanto appaiono adesso, tanto più che, sempre a causa del maltempo, continua la sofferenza delle colture, che stanno arrivando dal campo in ritardo e in quantità non tale da soddisfare tutte le richieste del mercato”.
Si prevede che le quotazioni si possano mantenere alte per un’altra settimana abbondante. Il radicchio di Chioggia è il più coltivato in Italia e nel mondo: da alcuni anni la produzione nazionale si è attestata attorno alle 250 mila tonnellate su 15 mila ettari. Quasi la metà è coltivata nel Veneto: si superano mediamente le 110 mila tonnellate su 8.500 ettari (dato del 2012). Sono cifre che difficilmente potranno essere confermate nel 2013. (fonte: ortoveneto.it)