SURGELATI OROGEL, BILANCIO POSITIVO NEL 2012: FATTURATO, +3,6% A VALORE

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Bilancio positivo per il settore surgelati del gruppo Orogel che ha chiuso l’esercizio con un fatturato di 176,2 milioni di euro, registrando un incremento del 3,6% a valore. I quantitativi di prodotti surgelati venduti nel 2012 sono pari a 88.900 tonnellate (+2% rispetto al 2011).

Il mercato vede Orogel leader nel settore Food Service (ristorazione collettiva e commerciale) dove l’azienda cresce del 2,3% a valore. Anche il comparto Retail vede Orogel protagonista in Italia: il gruppo è il primo produttore nazionale di vegetali con una quota complessiva del 21,8%. Praticamente un quarto dei prodotti vegetali consumati in Italia proviene dagli stabilimenti di Cesena e 11 milioni di famiglie (700 mila in più rispetto all’anno precedente) acquistano abitualmente i prodotti provenienti dalla sede cesenate. Inoltre Orogel è leader nel segmento spinaci con una quota del 20,5%; nell’area minestroni è ai vertici con una quota del 17,4%; Verdurì, prodotto di punta dell’azienda, mantiene la leadership assoluta di vendite nel settore piatti pronti con 21,4% di quota (+1,6% rispetto al 2011); nel settore delle erbe aromatiche la produzione Orogel copre il 55% del mercato nazionale.

"Grazie a questi risultati positivi – spiega Bruno Piraccini (nella foto), amministratore delegato del gruppo – Orogel continua a investire sul futuro; come avvenuto sino a oggi il cash flow (nel 2012 pari a 20,2 milioni di euro; +3% rispetto all’esercizio precedente) sarà interamente destinato agli investimenti produttivi e tecnologici. Complessivamente dal 2008 al 2012 le risorse ottenute dall’attività (pari a 90,5 milioni di euro, ossia la cassa prodotta in questi esercizi) sono state reinvestite con l’obiettivo di proseguire la politica destinata all’espansione ed all’innovazione. Sono queste le ragioni del buon andamento aziendale in grado di assicurare buoni risultati ai produttori agricoli, alle loro aziende cooperative e all’economia dei territori in cui queste ultime operano".

Nonostante i dati positivi non è possibile tuttavia chiudere gli occhi di fronte alla difficile situazione economica in cui versa il Paese, in particolare il settore agricolo. La nostra agricoltura infatti, già fiaccata e stremata da una difficilissima congiuntura internazionale e dal complicato quadro politico ed economico nazionale, deve far fronte anche quest’anno a un andamento climatico sempre più avverso. Nei primi mesi del 2013 non si sono visti spiragli di sole ma si sono contati solamente i danni provocati dalle abbondanti precipitazioni. Nella maggioranza delle regioni italiane non si è avuta neppure una settimana piena di tempo sereno e tutto ciò ha compromesso gravemente le semine.In aggiunta a questo fattore climatico, la crisi non accenna a mollare la presa e i consumi, anche alimentari, registrano preoccupanti segnali di rallentamento.

Per mantenere la competitività delle aziende del sistema Orogel-Fruttadoro è stato quindi necessario continuare a perseguire la via dell’innovazione con investimenti tecnologici indispensabili per eccellere sul mercato, per potenziare la ricerca e sviluppo e per contenere i costi di produzione. Oltre a ciò, il gruppo sta sostenendo importanti investimenti nel settore della sostenibilità e del risparmio energetico. Gli investimenti sono inseriti nel progetto ‘Orogel 360°’ che certifica e assicura il controllo completo della filiera dal campo alla tavola e promuove la politica da sempre adottata di produrre solo verdure italiane provenienti dai terreni più vocati, che valorizzano la cucina mediterranea, costituiscono piatti leggeri e poveri di sale e sono naturalmente ricche di sostanze utili all’organismo. Il principio della corretta alimentazione ha costituito uno dei cardini del fare impresa del gruppo fin dagli anni ’80 grazie alla presentazione della linea dei prodotti Benessere che oggi, con un’offerta di prodotti ancor più ampia e diversificata, riafferma la filosofia dello star bene. In questa ottica il marchio Orogel punta sempre più ad allargarsi e a radicarsi sull’intero territorio nazionale, avendo per missione specifica quella di produrre e vendere prodotti per la maggior parte coltivati in Romagna, Veneto, Puglia e Basilicata nel rispetto di severi e scrupolosi piani di produzione, seguendo una delle regole auree del benessere sostenibile e della qualità che nel caso di Orogel consiste nel surgelare i prodotti direttamente là dove si coltivano, garantendo una freschezza a ‘km 0’.

"Nei primi quattro mesi di attività del 2013 – continua Piraccini – le vendite hanno registrato un incremento nei volumi e nel fatturato netto (+5,8%) rispetto al pari periodo del 2012; si è però consapevoli che il 2013 sarà un altro anno caratterizzato da forti turbolenze, da consumi ancora stagnanti e da aumenti dei costi imprevisti, inopportuni e difficili da trasferire sul mercato. In questo scenario sarà quanto mai necessario restare ancorati ai fondamentali della missione aziendale che è quella di avere un rapporto molto stretto con tutta la filiera produttiva a partire dai produttori agricoli soci".

 

 

IL MERCATO DEI SURGELATI IN ITALIA

Il mercato degli alimenti surgelati ha registrato nel 2012 consumi pari a 875.000 tonnellate di prodotto di cui oltre 565.000 nel settore Retail (grande distribuzione e negozi alimentari) e la restante parte nel comparto Food Service. Nel Retail il fatturato complessivo del settore è pari a 2,6 miliardi di euro (+1% rispetto al 2011) e anche a volume il 2012 ha registrato una lieve crescita (0,1%). I vegetali sono la categoria più importante e rappresentano il 53,1% dei consumi; seguono i prodotti ittici con il 16,4%, gli elaborati col 14,5% e i piatti pronti con il 10,9%. Sono 23,8 milioni le famiglie che utilizzano abitualmente i surgelati con una penetrazione del 98,2%. I chilogrammi pro capite consumati dagli italiani sono 18,4 (in leggera crescita rispetto al 18,01 dell’anno precedente) di cui 9,5 chili vegetali. La spesa media annua sale da 87 a 90,4 euro di cui 26 euro per i prodotti vegetali. Per quanto concerne i vegetali sono 22,7 milioni le famiglie che acquistano abitualmente prodotti surgelati mentre nei piatti pronti, per via del periodo di contrazione dei consumi, si registra una flessione a volume del 6,5%; inoltre prosegue il trend negativo per primi piatti e zuppe mentre fa registrare buone performance il mercato dei passati di verdura. Oggi Verdurì viene utilizzato da un milione di famiglie e conferma la leadership nel mercato dei piatti pronti.

 

I NUMERI GLOBALI DEL SISTEMA OROGEL – FRUTTADORO

In anni difficili come quelli che stiamo vivendo, le società del gruppo Orogel hanno registrato risultati positivi in termini di fatturati, di servizi resi ai soci e di occupazione. Il fatturato aggregato, cioè la somma dei fatturati delle singole aziende che ne fanno parte e che comprende una base sociale costituta da circa 2.000 soci produttori agricoli che operano nelle zone agricole nazionali più vocate, è stato pari a 602 milioni di euro. Sono risultate positive tutte le fasi in cui si articola il ciclo produttivo: Produzione di orticoli surgelati, confetture e composte di frutta effettuate dalla Orogel Coop. Commercializzazione dei surgelati a cura della O.P. e della Orogel SPA consortile Servizi per tutte le Società del Gruppo a cura del Consorzio Fruttadoro di Romagna Il gruppo ha commercializzato 88.900 tons di prodotti surgelati e 123.800 tons di prodotti freschi. Il numero degli occupati tra fissi e stagionali raggiunge le 2.595 unità.

PER OROGEL UN FUTURO SEMPRE PIU GREEN PER UN ‘BENESSERE SOSTENIBILE’. Oltre all’attenzione per i valori del benessere e del mangiar sano, Orogel persegue una forte politica ‘green’. Da sempre il gruppo rivolge un’attenzione particolare all’ecosostenibilità e all’ambiente. Questo impegno si concretizza oggi in una serie di progetti che coinvolgono le principali fonti di energia rinnovabile. Orogel è fortemente impegnata nella realizzazione del progetto “benessere sostenibile’’ che dà ulteriore e maggiore sostanza alla filosofia che da sempre muove l’azienda.

RISPARMIO ENERGETICO. Sono stati apportati miglioramenti e soluzioni tecnologiche su impianti, celle di conservazione del prodotto surgelato e sui progetti di logistica con importanti risparmi nei consumi. Tutte le celle di conservazione presentano involucri ad alta coibentazione minimizzando le dispersioni energetiche, la gestione della refrigerazione è totalmente computerizzata ottenendo il massimo grado di efficienza e anche nella movimentazione delle merci all’interno degli stabilimenti si sono adottate tecnologie ad alta automazione per ridurre i trasporti su gomma.

PRODUZIONE DELL’ENERGIA. E’ entrato in funzione nello stabilimento n.1 un impianto di cogenerazione a gas naturale della potenza elettrica di 4 MW che assicura la copertura di circa il 70% del fabbisogno elettrico e circa il 92% del fabbisogno termico. Non solo un vantaggio economico, ma anche un consistente beneficio per l’ambiente grazie ad un risparmio nelle emissioni di CO2 in atmosfera pari a 1600 tonnellate l’anno corrispondenti a circa 670 tonnellate equivalenti di petrolio.

ENERGIE RINNOVABILI. Il gruppo, oltre a partecipare a società che realizzano impianti ecocompatibili, è fortemente impegnato nel settore del fotovoltaico e dell’eolico. Sul fronte dell’energia solare ha realizzato un proprio impianto fotovoltaico presso lo stabilimento Apora di Ficarolo della potenza di circa 280 kWp. Inoltre sono entrati a pieno regime gli impianti di Ayrion per la produzione elettrica da biogas, sfruttando la tecnologia della digestione biologica delle biomassa, per una potenza pari a 1 MW elettrico. Un’iniziativa che permette un riutilizzo a fini energetici dei sottoprodotti vegetali derivanti dal processo agroalimentare e che consente una perfetta integrazione della filiera di processo che inizia nei nostri campi, continua negli stabilimenti di surgelazione e, nel rispetto del ciclo virtuoso della natura, ritorna alla campagna.

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